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“Pane pagato”, a Bari al via l’iniziativa a tutela degli indigenti

“Pane pagato”, a Bari al via l’iniziativa a tutela degli indigenti

A Napoli vale per il caffè, a Bari per il pane. In entrambi i casi, però, a vincere sono i movimenti del mutuo aiuto e della solidarietà. Ha preso il via ieri nel capoluogo di regione l’iniziativa “Pane pagato”, nata dalla proposta presentata dal Movimento 5 Stelle nei Municipi cittadini numero 1, 2, 3 e 4. L’obiettivo della proposta è quello di aiutare chi è in difficoltà ed educare i giovani alla solidarietà. Il via lunedì 13 giugno, nel giorno di Sant’Antonio. Le modalità? Molto semplici. Chiunque potrà fare la spesa e acquistare pane da lasciare sul bancone per i bisognosi: un modo per dare speranza e sostegno a chi vive in condizioni economiche estremamente complicate e magari a volte ha anche difficoltà, per tutela della propria dignità, a denunciare situazioni di indigenza. “E’ una piccola dimostrazione di sensibilizzazione per offrire il pane ai meno abbienti- il commento della presidente del I Municipio, Micaela Paparella-abbiamo predisposto tutele basate su un sistema fiduciario: per evitare l’arrivo di furbetti che si fingono poveri ci saranno gli esercenti che conoscono le persone del quartiere”.

Chi andrà a fare la spesa potrà lasciare del pane a disposizione dei bisognosi

A settembre, con l’inizio del prossimo anno scolastico, il progetto coinvolgerà anche gli alunni della scuola primaria. Bicchiere mezzo pieno per i pentastellati di Bari: “La soddisfazione di questa vittoria oggi non è completa perché mentre nel Municipio 2 la proposta sarà a breve discussa in Consiglio, nei restanti Municipi baresi questa stessa nostra proposta giace ancora nei cassetti di una maggioranza interessata più a promuovere la propria immagine sbiadita di forza politica vicina alle fasce deboli, che a porre in essere atti concreti per aiutare chi ha bisogno”. L’iniziativa sperimentale è stata promossa da Comune di Bari, Confartigianato e Associazione dei panificatori. Il pane sarà invece soltanto la prima delle categorie merceologiche che viene ‘sospesa’. “Vogliamo estendere ben presto l’iniziativa”, assicura il presidente di Confartigianato Bari, Michele Facchini.


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