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Pane di Puglia, nuova legge sulla tutela ai consumatori

“La nuova legge prevede dei corsi di formazione e di aggiornamento professionale. ”
Pane di Puglia, nuova legge sulla tutela ai consumatori

Il pane di Puglia è un prodotto che necessita tutela e valorizzazione. Proprio per questo motivo il Consiglio regionale ha approvato una legge sulla sua promozione e sulla tutela dell’attività di panificazione.

Questa proposta è stata formulata per accontentare tutte le associazioni regionali dei panificatori con l’obiettivo e la speranza di riuscire a inglobare nella normativa tutte le esigenze di chi compie questo mestiere.

La firma messa in Regione regola e disciplina l’attività di produzione e di vendita del pane, con un maggiore riguardo nei confronti delle produzioni più tradizionali. A essere tutelati, oltre che i produttori, saranno anche i consumatori che dovranno poter conoscere tutte le informazioni nutrizionali con le direttive igienico-sanitarie utilizzate durante la produzione del prodotto stesso.

Il pane di Puglia dovrà necessariamente venduto nel giorno stesso di produzione, quello sfuso potrà essere distribuito per il suo commercio in aree pubbliche purché il venditore rispetti le nuove normative di igiene e abbia gli appositi banchi di esposizione.

Un’ulteriore regolamentazione prevede la garanzia circa la formazione idonea del responsabile dell’attività con l’annessa valorizzazione dei prodotti del pane più tipico, come quello di Altamura o quello al forno e tutti i restanti inseriti all’interno degli elenchi regionali dei prodotti agroalimentari pugliesi e per la valorizzazione delle filiere locali.

Per la tutela del pane di Puglia che prevede le attività di formazione necessarie per rispettare la legge è stato previsto uno stanziamento di 120 mila euro che saranno prelevati nell’ambito della legge di bilancio regionale 2019 e dai fondi strutturali europei della programmazione 2014 – 2020.

Dopo la firma di questi giorni è stato stabilito che la regolamentazione dovrà essere attuata entro sei mesi. Qualora le normative non dovessero essere rispettate le sanzioni salate varieranno dai 1000 ai 4 mila euro nel caso in cui non ci sia stata l’adatta formazione e dai 2000 ai 5 mila euro qualora non debbano essere rispettate le modalità di vendita del prodotto.

Tutti questi miglioramenti permetteranno di contribuire alla trasformazione qualitative delle tipologie di produzione per una resa del pane di Puglia di una maggior qualità.


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