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Pane di Ascoli Satriano, bontà nota anche al poeta Orazio

“Il poeta Orazio ha avuto la possibilità di gustare questa prelibatezza pugliese.”
Pane di Ascoli Satriano, bontà nota anche al poeta Orazio

Che la Puglia sforni prodotti squisiti e sopraffini per il palato non è certo una novità. Oggi dal forno delle prelibatezze regionali abbiamo deciso di tirar fuori una vera leccornia per i baffi, il pane di Ascoli Satriano.

Meno conosciuto di quello di Altamura, il pane di Ascoli Satriano è chiamato anche come Filone di Orazio. A quanto pare, infatti, il noto poeta romano ha citato questa squisitezza pugliese nella sua V Satira del I Libro.

Durante il suo viaggio da Benevento verso la Puglia, Orazio scrive:

“Ma vi si trova un eccellente pane,
Tal che in uso ha l’accorto viaggiante
Di caricarne il dorso, e ha ben ragione.”

Numerosi studi compiuti sull’argomento, hanno ragione di credere che il poeta si riferisse proprio al borgo dauno.

Ma cosa rende questo prodotto così gustoso e degno di nota rispetto a tutti gli altri che giornalmente vengono prodotti in Puglia? Il pane di Ascoli Satriano viene impastato esclusivamente con la semola di grano duro e presenta una forma rotonda e di grande pezzatura: una singola pagnotta può pesare anche fino a 5 chili.

Come viene preparato il pane di Ascoli Satriano

Dietro il gusto unico di questo tipico prodotto pugliese, si nasconde un lavoro produttivo che inizia con la preparazione della pasta acida, chiamata ‘biga’. Durante questo periodo la pasta della panificazione precedente viene conservata in appositi contenitori per almeno metà giornata. Una volta terminato questo tempo, si procede con il vero e proprio impasto, che prevede l’aggiunta di semola e acqua.

Dopo aver impastato per circa 30 minuti, la pagnotta viene fatta lievitare e, solo infine informata a 220°C.

Dopo il necessario tempo di cottura, il pane di Ascoli Satriano è pronto per essere gustato. Riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale, questa prelibatezza si presenta con una crosta dal colore bruno dorato e da una leggera infarinatura sulla sua superficie.

Il segreto della sua bontà, tuttavia, è probabilmente racchiuso al suo interno: la mollica di colore giallino è perfetta per essere gustata in qualsiasi occasione.

Il palato, dopotutto, non potrà far altro che apprezzare questo prodotto, che viene particolarmente consigliato con del semplice pomodoro per esaltarne al meglio tutte le sue qualità.


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