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Palazzo dell’acqua a Bari, riapre al pubblico lo storico edificio barese

Palazzo dell’acqua a Bari, riapre al pubblico lo storico edificio barese

Ha riaperto i suoi battenti lo storico Palazzo dell’acqua a Bari, sede dell’Acquedotto Pugliese. Fino al prossimo 5 novembre sarà possibile visitare al suo interno la mostra d’arte contemporanea intitolata “Water Shapes”, inaugurata nel corso del Festival dell’Acqua. L’edificio esistente nel borgo murattiano a ricordo della conquista dell’acqua da parte dei pugliesi, ospitato nel cuore del capoluogo regionale, è diventato col passare del tempo patrimonio storico ed architettonico per i pugliesi.

I progetti per la realizzazione dell’edificio furono avviati con un provvedimento del 1924 dall’ingegnere Gaetano Postiglione, commissario regio dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese che affidò la direzione dei lavori a Cesare Vittorio Brunetti. Dopo sette anni Bari e la Puglia intera furono dotati di uno spettacolare esempio di romanico pugliese, con uno stile architettonico ispirato ai principali edifici e monumenti architettonici della regione.

In esterna la pietra di Trani fu sapientemente scolpita nei capitelli e nelle bifore, oltre che sui balconi, grazie al minuzioso lavoro di scalpellini locali. Un edificio che si fece testimonianza di una conquista fondamentale, che potesse rendere produttiva una terra assetata per migliorare le condizioni di vita degli abitanti.

L’affascinante storia dell’edificio è raccontata nei dipinti murali, nelle sculture, nei mobili e in altre decorazioni presenti sul palazzo. Un esempio indimenticabile di espressione artistica su un unico tema, quello dell’acqua, ora patrimonio artistico di tutta la nazione. Al primo piano è presente la sala del consiglio con incantevoli affreschi, al secondo piano quello che in origine era l’appartamento privato del presidente.

Al piano terra del palazzo l’affascinante museo della storia dell’Acquedotto Pugliese, con strumenti ed attrezzature che venivano adoperate nei primi anni del Novecento. Non mancano gallerie fotografiche ed un piccolo museo di archeologia industriale con un’esposizione di apparecchiature dell’epoca. Il percorso è completato da una mostra di bottiglie realizzate dai principali acquedotti pubblici europei, con le quali si intende promuovere e valorizzare l’acqua di rubinetto.


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