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Altro tiro al segno nell’estate molfettese che, dopo Salmo e Antonello Venditti, si prepara ad accogliere un’altra grande artista del panorama musicale italiano. Domenica 28 luglio, sul palcoscenico dell’Anfiteatro di Ponente, salirà la straordinaria Ornella Vanoni che si esibirà in concerto, per la sua unica tappa in Puglia.
Voce singolare, in grado di spaziare tra più generi con interpretazioni che lasciano sempre il segno, nei suoi tour è accompagnata sempre da musicisti di fama mondiale del calibro di Roberto Cipelli (pianoforte), Bebo Ferra (chitarra), Loris Leo Lari (contrabbasso) e Piero Salvatori (violoncello).
Una carriera lunga e costellata di successi, quella della Vanoni, che si aggiudicò la vittoria al Festival di Napoli nel 1964, dopo aver già conquistato il secondo gradino del podio al Festival di Sanremo nel 1958.
L’incontro con Sergio Bardotti rappresenta senza dubbio il periodo più esaltante della sua carriera, in cui hanno visto la luce canzoni memorabili nate dal sodalizio artistico con i cantautori brasiliani di Toquinho e Moraes e l’album “Ornella e…” – il suo disco più bello secondo la critica – che vede la Vanoni cimentarsi nei brani di maggior successo accompagnata da jazzisti di fama mondiale.
Dopo un periodo di lontananza dalle scene, nel 2008 Ornella torna sul mercato discografico con “Più di me”, certificato doppio Disco di Platino e particolarmente apprezzato dai fan che si presentano in trentamila per un suo concerto in piazza Duomo a Milano. Lo scorso anno, la cantautrice milanese ha incassato l’ennesimo successo sul palco dell’Ariston, al fianco di Bungaro e Pacifico, presentando il brano “Imparare ad amarsi”, contenuto nel suo ultimo lavoro “Un pugno di stelle”.
Di rilievo anche la sua esperienza nel mondo cinematografico, in cui ha debuttato nel 1957 con “I Giacobini” di Federico Zardi. In questo film, l’esordiente Vanoni cantava le cosiddette “canzoni della mala” che trattavano temi di delinquenza, prostituzione e crimine, raccolte poi in un EP di grande successo. Fu proprio questo il trampolino di lancio per la sua lunga carriera da cantante che, qualche anno dopo, si incrociò a quella di Gino Paoli con cui ha inciso le perle più belle della musica italiana.