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Grandi novità per la rete di oncologia di tutta la Regione: a partire dal prossimo 14 gennaio sarà attivo un numero verde collegato all’azienda ospedaliera Giovanni Paolo II di Bari e ad altri 17 centri di tutta la Puglia.
Un traguardo importante quello ottenuto per tutti chiunque necessiti di cure oncologiche: solo nel Tacco d’Italia i pazienti malati di tumore si aggirano intorno ai 20 mila l’anno. Questo servizio è indirizzato specialmente per loro, che componendo il numero verde 800.185.003 potranno avere un’assistenza totale e completa, a prescindere dalla provincia di appartenenza.
Non appena alzata la cornetta, la telefonata sarà indirizzata al centro di oncologia più vicino, in cui il paziente verrà accolto da oncologi, psicologi e infermieri pronti a capire le esigenze del malato. Nel caso in cui non fosse ancora stata accertata la patologia, sarà cura del personale stabilire degli accurati piani di diagnostica, evitando al paziente la trafila della prenotazione di Tac e risonanze, che potranno invece essere svolte in loco.
Considerando l’alto numero dei malati di tumori in Puglia, il numero verde non è un punto di arrivo bensì di inizio. L’auspicio è quello di riuscire a fornire una giusta competenza e assistenza per arrivare a raggiungere un eccellenza all’interno del mondo dell’oncologia. Miglioramenti già visibili grazie al numero di assunzioni fatte recentemente, come sottolineato da Giancarlo Ruscitti, Direttore del Dipartimento Regionale Politiche per la Salute, che ha evidenziato anche l’incremento degli interventi chirurgici in oncologia, trattamenti chemioterapici e radioterapia.
I dati confermano quanto detto: nel primo semestre del 2018 sono stati svolti un centinaio di esami per diagnosticare eventuali tumori alle mammelle in più rispetto all’anno precedente. Le donne, prima di tali risultati, erano costrette a procedere privatamente o a recarsi in sistemi sanitari di regioni limitrofe.
Onde evitare l’exodus, come detto dal Direttore Generale dell’Oncologia di Bari, è necessario unire tutte le forze della regione in una fitta rete di collaborazioni. Diminuire la mobilità e rafforzare l’aiuto interregionale porterà ad un miglioramento complessivo di tutto il sistema.
Data: 14 Dic 2018
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