Spunta l’occhio tecnologico per alimentare la “sicurezza di bagnanti e utenti”, e a Bari-Palese è subito polemica. L’installazione di una telecamera posizionata davanti alle porte dei bagni e alle docce ha infatti suscitato disagio tra i bagnanti dello stabilimento balneare a nord del capoluogo pugliese. Le ragioni dell’iniziativa? La “confidenza” del lido, gestito da decenni dalla famiglia Sblendorio, con alcuni episodi spiacevoli: il più eclatante lo scorso anno, durante una giornata di forte maestrale la porta di una cabina volò mentre veniva aperta da un bagnate e colpì una bambina che riportò contusioni al capo. I bagnanti, però, hanno fatto già emergere le prime lamentele: “Si tratta di una violazione della privacy, non è piacevole sentirsi osservato ogni qual volta entra in bagno o mentre fa la doccia. In particolare per le donne e i bambini”.
Le telecamere della sicurezza sono puntate sulle docce e i bagnini riferiscono siano collegate in diretta streaming col computer a casa del titolare. Nel lido, in una zona defilata, ci sono cumuli di rifiuti: tra cui sedie rotte, salvagenti, pezzi di legno e materiale ferroso. Tutto ciò è accatastato nei pressi di una porta piena di ruggine che chiude un vano tecnico da dove talvolta fuoriesce del liquido apparentemente scuro. Sicurezza o tutela della privacy? Il bicchiere mezzo pieno resta quello da individuare.
Data: 22 Ago 2016
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