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Notte della Taranta, la “Pupazza” firmerà il fondale di Melpignano

Notte della Taranta, la “Pupazza” firmerà il fondale di Melpignano

Toccherà a “La Pupazza”, al secolo Eleonora De Giuseppe, urban artist salentina celebre per gli ‘occhi’ dipinti sui muri, immortalati in 22mila scatti con personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, dar vita all’ampio fondale, di 18 metri per otto, del palco del Concertone della Notte della Taranta. L’artista lavorerà in un capannone industriale dove utilizzerà una gru aerea: dopo aver dipinto oltre 500 bozze, reinterpreterà la ragnatela in una chiave contemporanea partendo da una linea dalla quale non si stacca mai, proprio come fa il ragno.

Una ragnatela in chiave contemporanea dominerà il palco

Così, dalle luminarie firmate da Fabio Novembre si passa all’arte urbana di Eleonora De Giuseppe, che apporrà la propria firma sullo spazio antistante l’ex convento degli Agostiniani. Recentemente “La Pupazza” ha dipinto 80 cabine elettriche sparse in tutta la città di Milano e 15 muri in disuso selezionati in collaborazione con l’assessorato alla cultura della città meneghina. La sua carriera ha avuto il via in Salento, a 24 anni, perché sognava “una Repubblica degli occhi”. Da qui si sono aperte le porte di Amsterdam, Berlino, Londra e Sydney e il suo stile “ribattezzato ‘pupazzismo’ caratterizza quadri in cui la leggerezza delle bolle diventa metafora di vita”. Nelle sue opere sono presenti “i paradossi dell’esistenza, la lotta dell’anima per liberarsi dalle gabbie e dai limiti imposti dalle sovrastrutture”.

L’artista ha realizzato più di seimila quadri esposti in prestigiose gallerie d’arte in Italia e in Europa. E di recente ha dipinto 80 cabine elettriche a Milano e 15 muri in disuso selezionati in collaborazione con l’assessorato alla cultura della città meneghina. Nelle sue opere, spiega, sono presenti “i paradossi dell’esistenza, la lotta dell’anima per liberarsi dalle gabbie e dai limiti imposti dalle sovrastrutture”.


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