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La sua storia è comune a molte altre vissute da agricoltori pugliesi. Il papà partito per la guerra, tante bocche da sfamare in famiglia, a 6 anni ha dovuto abbandonare gli studi per andare a lavorare. Addio ai libri, per una vita intera di fatiche. Poi, dopo aver pensato al futuro di tutti e sei i figli messi al mondo (tre si sono laureati), l’imprevisto ritorno a scuola per seguire con il figlio Vincenzo, agronomo, un progetto per gli studenti: coltivare un orto a scuola. Da lì l’idea di prendere la licenza media. Un’idea diventata presto realtà, che Antonio Pugliese, 81 anni da compiere a ottobre, ha messo in pratica con fatica e sacrificio: nel corso di questi ultimi mesi il signor ha frequentato diversi istituti scolastici insegnando ai ragazzi le tecniche fondamentali per prendersi cura degli orti, ed è arrivato a dare gli esami per la licenza media. «Era molto emozionato» aveva detto il figlio Vincenzo, che ha accompagnato il padre a scuola il primo giorno di esami, il 13 giugno.
Ieri l’ultimo atto, la prova orale andata “in onda” tra una lezioncina di matematica applicata ai campi, spiegando il metodo utilizzato per misurare le dimensioni di un terreno da coltivare, e qualche risata agli insegnanti che lo hanno interrogato.Antonio ha raggiunto il plesso adiacente alla scuola media “Leonardo da Vinci” dell’istituto Cappuccini di via don Guanella accompagnato da alcuni dei suoi sei figli e alla fine “Uccio”, come lo conoscono gli amici, ha rilasciato interviste a telegiornali e trasmissioni delle reti generaliste, raccontando la sua vita e le ragioni che lo hanno indotto a tornare fra i banchi. Il “regalo” per il pass? «Non ho chiesto nessun regalo ai miei figli e ai miei nipoti. Un desiderio, comunque, l’avrei: spero che il raccolto di questa estate sia abbondante».
Data: 24 Giu 2016
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