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Sulle pendici del promontorio del Gargano, più precisamente sul Monte Saraceno, è possibile trascorrere la giornata in un luogo magico che emoziona quotidianamente i suoi visitatori. Lo sperone formato da tre colline che si protende sul mare, nasconde un importante sito archeologico: una necropoli Dauna.
Il posto, a soli 5 km dal centro di Mattinata, è collocato su un ripido sentiero a tratti intagliato nella roccia. Questa meraviglia immersa nella natura fu insediata nel IX secolo a.C da una popolazione pacifica dedita all’agricoltura, alla caccia e alla pesca. I Dauni, questo il nome degli abitanti, avevano degli usi e delle tradizioni insolite rispetto a quelle dei popoli italici. Una delle differenze maggiori riguardava l’usanza di onorare e seppellire tutti i defunti.
Ad essere diversa è già la struttura delle importantissime necropoli, che presentano delle lastre rettangolari decorate sulla faccia e sui bordi in cui sono rappresentati alcuni ornamenti e armi. Oltre a queste rappresentazioni ci sono episodi della storia del popolo con relativi riferimenti al culto dei morti e all’aldilà, accompagnate da scene quotidiane.
Una piccola passeggiata in salita porterà alle prime tombe della necropoli, il cui totale corrisponde a circa 500 catacombe. Queste, scavate nella roccia calcarea, hanno la forma di una borsa o di un utero femminile. All’interno del sepolcro i corpi sono sepolti in posizione fetale, quasi come se fossero all’interno del grembo materno. Questa posizione è dovuta ai riti delle zone di origine euroasiatiche.
Ad oggi la spianata si presenta piena di ‘fossi’ nella roccia, la cui forma curiosa richiama quella di un utero. Questo non è un caso: si riteneva che Madre Terra avesse il compito di ridare la vita. Visitare questo luogo, oltre ad arricchire il proprio bagaglio culturale, permetterà di dedicare una giornata alla natura, grazie al sentiero archeo-trekking che culminano nell’antica via sacra dei Dauni.
Foto dell’Ente Parco Nazionale del Gargano
Data: 25 Gen 2019
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