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È ormai agli sgoccioli il conto alla rovescia per l’attesa apertura del Museo Archeologico di Francavilla Fontana. Domenica 26 novembre, diversi ospiti e autorità presenzieranno all’inaugurazione, accogliendo l’invito dell’assessore alla Cultura Enzo Garganese e del sindaco Maurizio Bruno, che si è mostrato particolarmente entusiasta per questo evento: «Quello del 26 novembre è un giorno destinato a rimanere nella storia di Francavilla Fontana. Non si tratta solo di inaugurare un museo. Si tratta di riappropriarci della nostra identità, si tratta di riportare finalmente a casa reperti archeologici di Francavilla Fontana che raccontano la vita dei nostri antenati, il quotidiano di chi ha vissuto questa terra prima di noi. Si tratta di restituire a Francavilla le proprie radici, e metterle a disposizione di tutti, nella casa di tutti: Castello Imperiali».
Dedicato a Cesare Teofilato, il MAFF nasce per esporre la storia della città e della Piana brindisina. Oltre ad ospitare centinaia di reperti archeologici provenienti da Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Mesagne e Brindisi, e una serie di illustrazioni e ricostruzioni tridimensionali appositamente realizzate, questo museo interpreta e racconta alcuni dei momenti fondamentali della storia di questo territorio, dal Paleolitico all’età moderna. Ben sei le sale espositive, allestite al piano nobile del Castello Imperiali, che sono state organizzate in ordine cronologico: dalle fasi più remote della storia dell’uomo in Puglia, l’itinerario prosegue con l’età ellenistica e romana, concludendosi con il racconto della nascita del borgo di Francavilla in età medievale e dei successivi sviluppi in età moderna, quando il destino della città si incrocia con quello di un’importante famiglia genovese: gli Imperiali.
«Era un sogno di tutti che abbiamo realizzato con fatica e impegno. – commenta il primo cittadino – E ora quel sogno è realtà, aperto a tutti, ai francavillesi, ai forestieri, a chiunque ami la cultura e voglia riscoprire le proprie radici e la propria storia».