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La regione Puglia può vantare un patrimonio naturale sicuramente meraviglioso, grazie agli innumerevoli reperti storici ed archeologici che sono stati rinvenuti. Tutto, sul Tavoliere, parla di storia e cultura. E non c’è ambiente, parco, bosco in cui non sia possibile sentire, percepire il passaggio del passato, un passato lontano e spesso preistorico.
Ognuno dei capoluoghi di provincia della regione ha una serie di musei di diversa natura e tipologia per coprire ogni genere di interesse culturale ed artistico.
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Ad esempio a Bari è possibile visitare il Museo Provinciale Archeologico di Santa Scolastica. Istituito nel 1875, nacque con un piccolo insieme di reperti riuniti grazie al professor Nitto de Rossi nell’Istituto Tecnico di Bari. Un’intelligente direzione ed una serie di lasciti e donazioni hanno portato ad un cospicuo aumento nelle dimensioni della collezione dello stesso, giungendo ad oltre 30.000 reperti attualmente custoditi. Tra essi è possibile ammirare antiche ceramiche del passato, appartenenti a periodi storici che oscillano dalla preistoria alla Grecia classica; statue di terracotta e sculture in pietra; antichi bronzi e molto altro.
Per gli amanti dell’arte invece è possibile visitare la Pinacoteca metropolitana “Corrado Giaquinto” nel palazzo della provincia sul lungomare. Il nome della stessa deriva dall’omonimo pittore settecentesco, ed offre un panorama articolato su quella che è ed è stata la cultura artistica della Puglia o ad essa correlata. La collezione comprende opere che risalgono anche al periodo medioevale, ed artisti quali Bartolomeo Vivarini, Paris Bordon, il Tintoretto, Luca Giordano, Giorgio De Chirico, Giuseppe De Nittis.
Ed è proprio a De Nittis che è dedicato un museo a Barletta, la pinacoteca Giuseppe De Nittis sita nello storico Palazzo della Marra dal 2007. Il polo accoglie le opere del pittore donate alla città dalla moglie Léontine Gruvelle, insieme a diverse esposizioni temporanee. È uno dei maggiori spazi riservati ad un singolo artista nella regione.
Senza spostarsi troppo, a metà strada tra Barletta e Canosa, è possibile trovare uno dei più affascinanti antiquarium della regione, verso il Basso Ofanto. È la zona archeologica di Canne della Battaglia, dove ebbe sede il famoso scontro tra romani e cartaginesi nel 216 a.C. e che permette al visitatore di passeggiare liberamente per la collina dove ancora risaltano i resti dell’antica costruzione di Canne. L’antiquarium testimonia come il sito in questione fosse centro abitato sin dalla preistoria e fino al medioevo, con reperti storici dal valore inestimabile.
Il museo più antico della Puglia è invece il Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano” di Lecce, dal nome dell’omonimo fondatore. Realizzato nel 1868 presenta numerose testimonianze dell’antica civiltà messapica che era solita abitare il Salento diversi secoli avanti Cristo. Inoltre è possibile visitare un’area preistorica, con ricostruzione dell’antica Grotta dei Cervi di Porto Badisco, ed una pinacoteca. Dopo la morte del fondatore tuttavia il museo rimase temporaneamente abbandonato a sé stesso, e molti reperti furono trasferiti altrove come ad esempio al Museo Archeologico di Taranto. Esso fu fondato nel 1887 e presenta una serie di reperti storici soprattutto legati alla cultura dell’antica Grecia e Roma, come ad esempio i famosi Ori di Taranto.
Data: 11 Apr 2019
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