Home » Notizie Puglia » News Bari »
La Mozzarella di Gioia del Colle è stata ufficialmente riconosciuta come prodotto DOP.
L’iter per il riconoscimento, nato nel 2011 ad opera del GAL dei Trulli e di Barsento del suo Presidente Stefano Genco si è concluso in quanto la domanda per l’ammissione della denominazione di origine protetta per la Mozzarella di Gioia del Colle è stata pubblicata il 21 ottobre 2019 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Dopo più di un anno, dunque, il prelibato formaggio fresco da tavola ha ottenuto il prestigioso marchio di Denominazione di origine protetta. Dalla superficie liscia e con il suo sapore di latte acidulo, la mozzarella DOP di Gioia del Colle si presta al meglio nella preparazione di piatti elaborati, o per essere gustata con verdure cotte o crude.
Dopo 10 anni, il latticinio ha finalmente ottenuto l’atteso riconoscimento, in seguito a una lunga corsa ad ostacoli, in primis contrastata dal ricorso al Tar del Consorzio della mozzarella di bufala campana. Vinta la prima battaglia, lo scorso ottobre la domanda è stata presentata all’Unione Europea, ma anche in questo caso è arrivata l’opposizione di un’associazione food americana di produttori caseari bavaresi. Il tutto, per fortuna, si è risolto grazie al voto favorevole a maggioranza dei Paesi membri dell’Unione Europea, che hanno portato alla registrazione nella Gazzetta Ufficiale.
Solamente lo scorso ottobre, il Presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo Pietro Laterza aveva sottolineato come l’ATS fosse nata proprio per supportare la richiesta di riconoscimento al Ministero delle Politiche Agricole e si sia arricchita strada facendo sia per merito della presenza degli allevatori che dei maggiori caseifici dell’area di competenza.
All’interno del settore della mozzarella di Gioia del Colle, infatti, sono raggruppati ben 16 Comuni della provincia di Bari, 6 della provincia di Taranto e anche alcuni del territorio di Matera: tutti insieme dovranno dar vita al Consorzio di Tutela e Valorizzazione della DOP al quale spetterà il compito del governo della denominazione, che dovrà essere rispettato sia dal punto di vista produttivo che della promozione commerciale.
Come ha ricordato Laterza, questo obiettivo è stato raggiunto, oltre che per merito del GAL e dell’Associazione Regionale Allevatori anche per il contributo del prof. Michele Faccia dell’Università di Bari, che ha redatto un disciplinare di produzione che, per la sua unicità, ha consentito di raggiungere questo agognato risultato.
L’iscrizione della mozzarella di Gioia del Colle come prodotto DOP è, come ricordato da Laterza, un importante punto di partenza dal quale iniziare a creare contenuti operativi: questa denominazione potrà ora costruire l’inizio di un grande sviluppo del territorio.
Data: 10 Dic 2020
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.