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A Bari, a pochi passi dal mare ecco che si fa largo nella galleria Muratcentoventidue la mostra “Mountains”. Si inaugura sabato 11 febbraio e sarà aperta al pubblico fino al 30 marzo.
Un lasso di tempo lungo per poter studiare e approfondire il tema della montagna, quell’elemento naturale che esercita un fascino misterioso: lo sguardo va verso il cielo, lo supera e arriva oltre i suoi confini, oltre i limiti della realtà di chi vive con i piedi per terra.
In questa mostra la montagna è intesa come stimolo per la ricerca artistica e spinge a confrontarsi con questo elemento sperimentando attraverso la fotografia e la video installazione. A mostrare il legame intimo e personale con questo questa imponente signora saranno quattro artiste: Janet Biggs, Rikke Flensberg, Chrischa Venus Oswald e Helena Wittmann.
Janet Biggs: nei suoi video i protagonisti sono sempre alle prese con situazioni o paesaggi estremi. Sfida il destino e i suoi lavori esposti in musei importanti di tutto il mondo sono la prova che il risultato rende giustizia alle sue intenzioni. A Bari esporrà “Warning shot”, un’opera in cui il rapporto tra libertà e costrizione, uomo e natura tende sempre alla distruzione dell’armonia.
Rikke Flensberg: anche lei regala un video per la mostra “If a Universe Can Be Imagined, It Exists” in cui la dimensione del sogno si contrappone a quella reale attraverso una finestra. Solo conoscendo e approfondendo la dimensione dell’immaginario si potrà creare un mondo diverso in cui la comunicazione tra gli uomini sarà reale.
Chrischa Venus Oswald: nella serie fotografica intitolata “Can’t Escape” l’artista mette in primo piano la concezione della Natura come ormai inflazionata nelle tante foto amatoriali che è possibile trovare sul web e realizza così un abito di fotografie di paesaggi montani che ha trovato online. Propone inoltre una video performance MMXVII in cui porta a riflettere sul genere femminile e il potenziale della creazione.
Helena Wittmann: nelle sue opere l’artista si interessa agli spazi e ai confini e a come la luce, il rumore, la gente possano penetrare nelle cose. In “Later”, un video ambientato in Brasile, viene analizzato il rapporto luce-buio, come esso permetta che la percezione dei soggetti possa cambiare. Sottili strati di luce sulla montagna entrano e la oltrepassano, il buio intorno pare emettere suoni.
Galleria Muratcentoventidue
Bari (BA)
via Gioacchino Murat, 122
ingresso libero
ore 19.30
info. 334.8714094