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Monti Dauni, 30 milioni per la loro messa in sicurezza

“I comuni interessati dal finanziamento sono 15.”
Monti Dauni, 30 milioni per la loro messa in sicurezza

La Regione ha deciso di finanziare con una somma che si aggira intorno ai 30 milioni la messa in sicurezza dei Monti Dauni.

Questa zona a nord della Puglia, infatti, è fortemente e continuamente a rischio idrogeologico, motivo per il quale la Giunta regionale ha stabilito una lista degli interventi che verranno realizzati e che formano il primo atto integrativo all’Accordo di Programma tra la Regione Puglia e il Ministero dell’Ambiente, finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.

Come dichiarato dall’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, queste risorse saranno estratte dal portafoglio del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 e saranno concentrate su una tra le azioni più importanti, quelle appunto del rischio idrogeologico.

La messa in sicurezza del territorio dei Monti Dauni, ha continuato l’assessore, è un obiettivo strategico che inquadra ogni priorità e che è capace di influenzare e rendere più efficace qualsiasi altro programma o tipo di intervento negli altri settori sia di sviluppo sociale che di sviluppo economico.

I comuni interessati dal finanziamento

I comuni interessati dal finanziamento sono tutti dei Monti Dauni:

  • Anzano di Puglia
  • Biccari
  • Bovino
  • Candela
  • Casalnuovo
  • Monterotaro
  • Castelluccio Valmaggiore
  • Castelnuovo della Daunia
  • Celenza Valforte
  • Celle di San Vito
  • Deliceto
  • Monteleone di Puglia
  • Panni
  • Rocchetta Sant’Antonio
  • San Marco in Lamis
  • San Marco La Catola

Nello specifico i lavori che interesseranno questi Comuni hanno un valore complessivo di 29 milioni e 809.091,78 euro e vanno a integrare un accordo di programma già risalente al 2010, che è stato poi aggiornato da alcune delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica CIPE.

La fase attuativa è invece stata proposta dall’assessore ai Trasporti, Lavori pubblici e difesa del suolo, Giovanni Giannini e poi approvata dalla Giunta regionale che ha dato il via alla fase attuativa che sarà curata dal presidente della Regione Puglia in qualità di Commissario del Governo.


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