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Passerà dal porto di Brindisi il sogno di Francesco Lence, di Pisticci (Matera), Emiliano Ragone e Pietro Grassi, entrambi di Potenza: i tre giovani originari dalla Basilicata sono partiti nella mattinata di ieri dal centro di Potenza, transitando per la Città dei Sassi e raggiungendo nella tarda serata il mar Adriatico a bordo di una vecchia Fiat Panda. Il loro obiettivo: Raggiungere con il mezzo “datato” la capitale della Mongolia, Ulan Bator, tappa finale del celebre Mongol Rally, giunto alla 13esima edizione e descritto dagli organizzatori come “la più grande avventura del mondo”. Originariamente per partecipare al rally era necessario iscrivere veicoli con una cilindrata inferiore ai 1,000cc, mentre successivamente questo limite è stato portato a 1,200cc per venire incontro alle richieste del governo mongolo che ha imposto un limite di 10 anni di età sui veicoli importati nel paese durante il rally. Da Brindisi si imbarcheranno in direzione Grecia, lungo un percorso vintage. Sarà infatti vietato fare uso di navigatori satellitari e percorrere le autostrade, mentre non è previsto neppure-a differenza di quanto invece accade in occasione dei rally tradizionali- alcun tipo di assistenza tecnica, organizzativa o medica.
I loro compagni di viaggio? Materassini, pneumatici di scorta, due taniche di benzina e altre con acqua potabile, generi di prima necessità e una moka con due chili di caffè, immancabile da tradizione. La vecchia Fiat Panda è stata donata al trio composto da Lence, Ragone e Grassi da una concessionaria di Potenza. I tre si alterneranno alla guida, con tappe di circa 700 chilometri l’una da affrontare in 15 giorni, percorrendo una distanza globale di circa 11.500 chilometri, bypassando Siria e Afghanistan. Tutti i 300 veicoli partecipanti verranno messi all’asta, una volta arrivati in Mongolia, e il ricavato sarà destinato a opere di beneficenza.
Data: 12 Ago 2016
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