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«É vero, è successo anche a me».
Sarà questo il pensiero che affollerà la mente del pubblico brindisino, dinnanzi ai «Momenti di trascurabile (in)felicità», raccontati da Francesco Piccolo con Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, in scena al Nuovo Teatro Verdi domenica 31 marzo.
Momenti, attimi di esistenza, felici ed infelici, che hanno attraversato le nostre vite e sui quali non abbiamo il tempo o la pazienza di soffermarci. A farlo è stato l’autore di due libri di grande successo “Momenti di trascurabile felicità” (2010) e “Momenti di trascurabile infelicità” (2015), che ha dato vita ad un vero e proprio “catalogo” di eventi trascurabili ma piantati nella vita di ognuno, che scatenano un costante e ininterrotto riconoscersi.
La banalità del quotidiano raccontata con uno sguardo ironico e disarmante, attraverso gli innumerevoli luoghi comuni, gli attimi fugaci, le piccole abitudini per cui basta un istante per ritrovarsi. «Quando mi dicono: ti potevi vestire meglio. E io mi ero già vestito meglio». O ancora, l’immancabile momento della torta ad una festa di bambini, la bresaola nella dieta Dukan, fino al regalo di difficile comprensione, passando per domande esistenziali e amare verità.
Per compiere un tratto di strada insieme tra momenti di trascurabile felicità e infelicità, lo scrittore, sceneggiatore e autore televisivo Francesco Piccolo sarà accompagnato da un ospite speciale: Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, già protagonista dell’omonimo film diretto da Daniele Luchetti, nelle sale dal 14 marzo.
«Momenti di trascurabile felicità», pubblicato da Einaudi nel 2010, fu seguito, cinque anni dopo, dal suo alter ego «Momenti di trascurabile infelicità». Grande successo per entrambi. Ma Francesco Piccolo è tanto altro. Premio Strega nel 2014 con «Il desiderio di essere come tutti», un David di Donatello per la migliore sceneggiatura con il film “Il capitale umano”, è indubbiamente uno tra gli scrittori più acclamati del momento. Tra i suoi scritti ricordiamo La separazione del maschio (2008), Storie di primogeniti e figli unici (2012) Allegro occidentale (2013) e l’ultimo romanzo L’animale che mi porto dentro (2018).