Home » Notizie Puglia » News Taranto »
Al largo di San Pietro in Bevagna è stata rinvenuta una struttura sommersa che ha interessato tutta la stampa nazionale. Un insieme di antichissime costruzioni che farebbe pensare alla presenza di un molo antico, attualmente al centro degli studi dei ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli studi di Bari sotto la guida del professor Giuseppe Mastronuzzi.
Negli scorsi giorni dopo i primi sopralluoghi subacquei per comprendere quale fosse la funzione originaria della struttura, si è analizzato il peso dei blocchi, probabilmente di alcune tonnellate.
I blocchi di pietra, eterometrici e poligonali, presentano alcune forme squadrate e ben allineate tra loro, probabilmente di natura antropica. Come già annunciato dal professor Mastronuzzi si effettueranno dei test in laboratorio per datare la struttura che si trova al momento ad una profondità di 7 metri. Le forme e le strutture sembrano essere quelle di una sorta di beach rock, un paesaggio che si crea in corrispondenza, sia a livello temporale che spaziale, di uno stazionamento del livello del mare.
La scoperta, stando a quanto dichiarano gli studiosi del caso, sarebbe l’ideale per ricostruire il quadro della risalita del mare nel corso degli ultimi 5000 anni anche in relazione alle variazioni climatiche. Il professor Mastronuzzi ha dichiarato che nel corso delle prossime settimane relazionerà sull’argomento in conferenza stampa.
Laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Bari con tesi di Laurea “Aspetti geomorfologici della parte nord-orientale della penisola di Crotone, tra Crotone, Cutro e Capo Cimiti”. Geologo iscritto all’Ordine Professionale dei Geologi della regione Puglia, esercita la libera professione presso l’Università degli studi di Bari. Ricercatore, esercita come professore presso diverse facoltà dell’Università di Bari.
Data: 1 Set 2018
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.