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Il miele pugliese è il più buono d’Italia. A stabilirlo il riconoscimento, assegnato ad un apicoltore di Melendugno, di Miele del sindaco 2019.
Questo premio, promosso dalla Città del miele, è l’unico concorso a livello nazionale dedicato all’origine del miele e al suo legame esclusivo con i territori italiani ed è giunto quest’anno alla sua nona edizione. Ad essere esaminati durante l’evento sono state le 64 differenti varietà di miele presenti in tutto il territorio italiano, tra le quali è spiccato per le sue qualità e il suo gusto quello pugliese.
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Il vincitore, proclamato a Montalcino durante la settimana del miele, è stato poi premiato nella sua città dal sindaco Marco Potì che ha colto l’occasione per ricordate tutto il movimento apistico non solo di Melendugno ma anche della sua frazione Borgagne, asserendo che intorno a questa tradizionale e ottima produzione si sta creando un interesse davvero sorprendente.
L’apicoltore premiato ha invece dichiarato che è possibile realizzare un miele di così tanta qualità esclusivamente per merito del territorio che offre le fioriture ideali per consentire di rendere il prodotto squisito. L’obiettivo di tutti gli imprenditori della zona, infatti, è quello di aumentare la permanenza del fieno greco sul campo allungando il periodo sia delle arature che dello sfalcio.
Il nettare delle api premiato nasconde all’interno della sua bontà tutta la dolcezza e l’eleganza del Salento. Le diversità, che sono anche un punto di forza del miele pugliese, sono state riscontrate nelle analisi dei granuli pollinici contenuti nel miele, che permettono di risalire all’origine botanica e geografica del miele.
Nello specifico il miele più buono d’Italia è di fieno greco, la cui qualità è particolarmente consigliata in quanto rimedio naturale dalle ottime proprietà ricostituenti, utili sia in mancanza di appetito che in casi di magrezza eccessiva. Questo prodotto, inoltre, apporta benefici all’intestino e alla pelle ed è utilissimo nel caso di diabete.
Data: 22 Set 2019
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Dove si compra io ho casa a Borgagne ma non ne ho sentito parlare grazie