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La futura sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Taranto sarà nell’ex sede della Banca d’Italia della Città dei Due Mari.
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A stabilirlo la riunione del CIS del 22 maggio, alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del Sottosegretario Mario Turco e di tutti i componenti del “contratto interistituzionale di Sviluppo per Taranto”. Proprio in seguito a questa decisione, lo scorso 3 maggio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, accompagnato dal Rettore dell’Università Aldo Moro Stefano Bronzini, dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, dal presidente della Provincia Giovanni Gugliotti e dal Direttore della ASL Ta Stefano Rossi, ha visitato la struttura e ha preso visione del suo progetto di riutilizzo.
Per far tornare ai vecchi fasti l’edificio, come specificato all’interno di una nota stampa, sono stati destinati dei fondi regionali FSC per quasi 8 milioni di euro, che saranno utilizzati per l’acquisto dell’immobile e per i primi allestimenti. A questa cifra bisognerà aggiungere altri 3,2 milioni, messi a disposizione dal Ministero dei Beni Culturali, da destinare a ulteriori interventi di restauro e riuso, mentre altri 2 milioni saranno impegnati dal CIS per le apparecchiature e le tecnologie necessarie per attrezzare i laboratori scientifici e didattici.
Il sindaco Rinaldo Melucci, presente all’incontro, ha dichiarato: “Quando ci è stato chiesto di utilizzare per l’acquisizione del bellissimo immobile dell’ex Banca d’Italia i fondi in origine destinati al Comune di Taranto per altri scopi, non ci siamo tirati indietro, anche se ciò ha comportato per l’Amministrazione comunale un surplus di lavoro e complicazioni progettuali che in fine hanno trovato soddisfazione sul tavolo del CIS Taranto. Sapevamo che dal consolidamento del corso di laurea in medicina, a cui l’edificio viene vincolato con un grande accordo interistituzionale, sarebbe passata l’opportunità concreta di riposizionare in breve Taranto sulla mappa universitaria che conta. Insieme alla Regione Puglia lavoriamo ora ad un accordo di programma più ampio con il MIUR, ma intanto oggi il futuro di Taranto e dei suoi giovani è sicuramente più roseo.”
L’Università di Bari, come ricordato anche da Bronzini, si arricchirà ben presto di un importante polo di ricerca.
Data: 11 Giu 2020
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