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Sarà il primo Ateneo d’Italia ad avere un corso del genere quello di Bari, con un vero e proprio master interamente incentrato sulla formazione per la deradicalizzazione. L’Università di Bari avvierà infatti per l’anno accademico 2017/2018 un master intitolato “Prevenzione della radicalizzazione del terrorismo e politiche di integrazione interreligiosa e interculturale”.
Il master prevede di formare nuove figure professionali specializzate nel settore per la prevenzione del terrorismo e nasce dall’idea di alcuni casi giudiziari che hanno interessato proprio il territorio barese. Il percorso formativo previsto durerà 1.500 ore, suddivise in 400 ore di lezioni frontali e didattica e-learning, con un costo complessivo di 1.400 euro. Sarà attivo dal prossimo 27 ottobre per massimo 50 iscritti, che potranno essere operanti nel settore della giustizia, delle forze di polizia, personale degli istituti penitenziari, assisenti e mediatori sociali, operatori che si occupano della protezione di minori, insegnanti, educatori, dirigenti scolastici, lavoratori del settore sanitario, funzionari dei centri per l’impiego, ricercatori, analisti di sicurezza interna, psicologi, giornalisti ed esponenti delle comunità religiose.
«Per contrastare i fenomeni terroristici – ha sostenuto Antonio Uricchio, rettore dell’Università degli Studi di Bari– occorre muoversi attraverso la leva della cultura e attraverso un impegno forte nella promozione di modelli culturali che sappiano dialogare fra loro. Siamo la prima Università in Italia che avvia un master sulla de-radicalizzazione, anche grazie ad una rete di rapporti con le istituzioni che operano in questo ambito». Il master si ispira alla risoluzione del Parlamento europeo del 25 novembre 2015 sulla “Prevenzione della radicalizzazione e del reclutamento di cittadini europei da parte di organizzazioni terroristiche” e al decreto di legge approvato dalla Camera e attualmente in esame al Senato “misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista».
Il master sarà coordinato dal rettore e dai docenti Laura Sabrina Martucci e Nicola Colaianni, per formare esperti istruiti proprio per individuare e riconoscere, a partire dai primissimi cenni, i comportamenti che evidenziano una propensione all’estremismo radicale e terroristico. Saranno oltre 40 gli esperti docenti che si alterneranno in questo master, tra professori universitari, Digos, Ros, Gdf, Polizia Postale e penitenziaria, magistrati e psicologi, oltre che professori di fede musulmana tra i quali Izzidine Elzir, presidente dell’Ucoii, organismo rappresentativo dell’Islam italiano che raggruppa il 70 per centro delle moschee, Yahya S. Y. Pallavicini, presidente Coreis, un’area associazione di comunità islamiche oltre che membri del comitato promotore di Ihsan Muslin Thnik Tank, l’associazione di musulmani e laici di cultura islamica ispirata ai valori della Costituzione Italiana.
Data: 7 Set 2017
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