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L’emergenza da coronavirus ha presto portato all’esaurimento di alcuni strumenti in grado di prevenire il contagio da Covid-19. Se per il gel disinfettante mani l’Oms è corsa ai ripari pubblicando la ricetta ufficiale per produrla in casa, un discorso a parte lo meritano le mascherine.
Ad arginare il problema delle bautte sold-out ci hanno pensato gli infermieri della rianimazione dell’ospedale Bonomo di Andria. Il personale sanitario, infatti, ha trasformato delle vecchie lenzuola in mascherine. Sebbene si tratti di un prodotto finito piuttosto insolito, ciò che non cambia è la loro funzione che consiste nella protezione di naso e bocca.
Dotati di buona volontà i paramedici hanno preso in mano ago, filo e macchina per cucire, riuscendo a trasformare la biancheria da letto dismessa in un centinaio di dispositivi di protezione riutilizzabili, sterili e resistenti. Questa geniale invenzione, dunque, sarà utilizzata nel Bonomo fin quando non arriveranno le mascherine destinate alla regione e provenienti dalla Protezione Civile Nazionale.
Il direttore generale della Asl Bt Alessandro Delle Donne non ha potuto fare a meno che elogiare la genialità degli infermieri, plaudendo alla loro creatività. Per l’occasione, inoltre, il dirigente ha garantito a tutti, e in particolare agli stessi infermieri, che le mascherine chirurgiche e i dispositivi di sicurezza ci sono e vengono regolarmente distribuiti in tutti i reparti nei quali sono necessari per le attività di assistenza, rispettando i criteri di sicurezza individuati e tenendo in considerazione le reali esigenze legate al coronavirus.
Come spiegato in una nota della Asl Bt, inoltre, il contingentamento delle mascherine chirurgiche e dei dispositivi di sicurezza risponde all’esigenza di avere a disposizione sempre una scorta minima.
La distribuzione, così come è stata garantita fino a questo momento, ha permesso di non avere contagiati e di garantire la tutela degli operatori maggiormente a rischio in quanto a contatto con patogeni esterni la cui velocità di trasmissione è ormai nota.
Data: 11 Mar 2020
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Saranno realmente idonee a proteggere CHI LE INDOSSA?