Home » Eventi Puglia » Eventi provincia Taranto »
A quarant’anni di distanza dalla sua scomparsa, venerdì 15 settembre, Teatri&Culture porta in scena nella splendida cornice del Palazzo Ducale di Martina Franca uno spettacolo che vuol rendere omaggio alla più grande cantante lirica della storia: Maria Callas. Ricorrendo alla tecnica del teatro nel teatro, saranno ripercorse le tappe più salienti della sua vita, attraverso una carrellata di ricordi, emozioni, sogni e sofferenze di una protagonista della musica, capace di ammaliare chiunque con la sua voce, con il suo fascino, la sua eleganza. Sul palco viene così rappresentata la storia di un regista che, venuta meno la protagonista del suo nuovo spettacolo, in vista dell’imminente debutto, decide, con la collaborazione dei un maestro e di una flautista , di indire dei provini ai quali si presenta una giovane cantante che potrebbe essere quella giusta per la parte, tuttavia vari sconvolgimenti lasceranno il pubblico senza fiato dinnanzi ad un finale inaspettato e sorprendente.
Ma chi era Maria Callas? Maria Anna Sofia Cecilia Kalogheropoulos, all’anagrafe, nasce nel 1923 a New York da genitori greci. Oltre che per la tecnica superlativa, la Callas è ricordata per la maestria, mai vista fino ad allora su un palcoscenico, nel fondere canto e recitazione. Da bambina, all’età di 5 anni, venne investita da un ‘auto e rimase in coma per circa un mese. Con la madre, che nel frattempo si era separata dal marito, si trasferì in Grecia dove inizio a studiare al conservatorio canto. La sua carriera iniziò con Puccini e la Tosca proprio in Grecia, nel 1942, con un successo strepitoso, merito del suo spirito di sacrificio (studiava 12 ore al giorno) e dello sfiancante lavoro. È stata proprio la sua vita passionale e tormentata a rendere la sua parabola artistica una delle più intense della storia che, nonostante il tempo, continua a far eco nel cuore di chi ha amato la sua voce e la sua anima.
Pianoforte: M° Antonio Palazzo
Flauto: Barbara Miraglia
Soprano: Grazia D’Aversa
Azione Scenica: Carlo Dilonardo