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L’estate del 2020 non è lontana come possa sembrare. Proprio per questo motivo la Swan (Sustainable water aedrome network) sta lavorando ad un progetto che permetta di collegare il mar Ionio a quello dell’Egeo in idrovolante.
Proprio in questi giorni, infatti, si è tenuto a Corfù un incontro tra i partner per rendere attivi i collegamenti dalle cittadine pugliesi Nardò, Gallipoli e Taranto verso le principali isole greche.
Per poter realizzare questo progetto, che dovrebbe partire dalla prossima estate 2020, bisognerebbe realizzare nei porti di Taranto, Gallipoli e Santa Maria al Bagno per il lato del mar Ionio e Corfù, Paxos, Erikusa, Matraki e Othoni per la zona egea otto idroscali in grado di ospitare gli idrovolanti. Questi saranno utilizzati per svariate funzioni: oltre che per quella turistica, voleranno anche permettere dei maggiori collegamenti in ambito di protezione civile, monitoraggio ambientale, soccorso e assistenza.
Questo progetto è stato finanziato da Swan con circa tre milioni di euro. La società è stata in grado di mettere su una rete in grado di far trovare un punto di incontro tra l‘autorità portuale di Corfù, il Comune di Corfù, l’autorità del sistema portuale del Mar Ionio comprendente il porto di Taranto, il Comune di Gallipoli quello di Nardò.
Stabiliti i luoghi nei quali procedere con la costruzione degli idroscali, verranno presto progettati in maniera esecutiva anche i mini terminal che fungeranno da servizi di accoglienza passeggeri, uffici, punti di primo soccorso e necessari servizi igienici e ristorazione.
Questo progetto, di cui si parla da anni, era già stato pensato per la costa di Otranto con l’aliscafo, ma il tutto era affondato a causa di problemi logistici e tecnici.
L‘idrosuperficie che verrà realizzata per la messa in pratica del progetto Swan deve essere in grado di integrarsi con aree attrezzate per la balneazione e il turismo nautico in una terra dalla forte richiesta turistica come il Salento.
Data: 26 Mar 2019
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