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Tra le vie del centro storico affacciato sul mare di Monopoli si erge la bellissima cattedrale dedicata a Maria Santissima della Madia.
Questo luogo di culto, oggi concattedrale della diocesi di Conversano-Monopoli, è stata elevata al rango di basilica minore da papa Benedetto XV nel 1921, e si presenta tutt’oggi in tutta la sua straordinaria bellezza. La struttura, costruita nel lontano 1107, ha subito nel corso degli anni numerose modifiche strutturali, tanto che oggi la chiesa si presenta in diversi stili: all’originale romanico sono state aggiunte delle modifiche e delle ricostruzioni barocche.
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Dietro la sua realizzazione, inoltre, si nasconde una leggenda che racconta che i lavori della nuova chiesa fossero stati a lungo bloccati a causa della mancanza delle travi necessarie in grado di completare il tetto.
Quando ormai tutti i monopolitani si erano rassegnati all’opera incompiuta, ecco il prodigioso evento: la notte del 16 dicembre 1117 la Madonna apparve in sogno al sacrestano della cattedrale, dicendogli che le travi desiderate fossero già nel porto della città. Il vescovo, però, convinto che il ragazzo fosse ubriaco, non credette alle sue parole. A questo punto, allora, si tramanda che gli angeli fecero suonare le campane della città: riuniti tutti al porto, allora, videro nello stesso la madia (una zattera) con sopra l’icona della Madonna, le cui 31 travi furono utilizzate per completare il tanto agognato tetto della cattedrale.
Consacrata solamente nel 1442, questa struttura era originariamente costituita da tre navate con transetto e abside. Dopo pochissimi anni, già agli inizi del Cinquecento, fu deciso di apportare numerose modifiche, che hanno visto l’inserimento di un retablo, ovvero di una grande pala d’altare, a 16 nicchie, ciascuna delle quali era costituita da una statua. Sull’abside, inoltre, fu ricavata una cappella sopraelevata sulla quale era raffigurata la Madonna. Tutta questa zona, tuttavia, fu ben presto considerata di dimensioni troppo piccole, motivo per il quale negli anni 40 del Seicento fu costruita una nuova struttura che consentiva la realizzazione di una più ampia cappella, nella zona sottostante la sacrestia. Anche questa modifica, tuttavia, non fu l’ultima: nel 1693, in seguito a un fulmine, l’antico campanile romanico fu sostituito in uno barocco.
Tutta la chiesa romanica, per volontà dei canonici, fu abbattuta e ricostruita nel Settecento.
La concattedrale di oggi, quindi, conserva della vecchia struttura solamente il campanile, non intaccato dalle nuove edificazioni. I lavori, che hanno reso il luogo di culto in stile barocco, sono iniziati nel 1742 e terminati nel 1772.
Tra i tanti fattori che spinsero alla nuova edificazione una delle più importanti fu quella della popolazione sempre più in aumento, motivo per il quale si rese necessario una nuova chiesa. Come imposto dallo stile barocco, dunque, la cattedrale Madonna Santissima Madia fu edificata in una maniera più ampia e spaziosa.
Anche questi lavori settecenteschi non sono stati in realtà gli ultimi: dopo soli 13 anni fu aggiunto, sul lato destro della facciata, il muraglione: un muro alto 33 metri e sul quale furono poste 10 delle 12 statue cinquecentesche. Bisognerà poi aspettare gli inizia del ‘900 per la realizzazione del pavimento in marmo e per i meravigliosi dipinti posti sui soffitti della navata centrale e della cupola.
Oggi, quindi, la cattedrale di Monopoli si mostra con la facciata ed il campanile in stile barocco, con alcune strutture appartenenti alla preesistente chiesa romanica, per un risultato che merita di essere apprezzato di persona.
Foto @carst1 e @zachspassport (Instagram).
Data: 5 Nov 2019
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