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Un’ondata di positività sta per travolgere la città bianca con l’arrivo di un degli attori e conduttori più amati nel nostro Paese, Flavio Insinna. Venerdì 17 novembre, lo show-man romano “parcheggerà” la sua Macchina della Felicità sul palco del Teatro Roma di Ostuni, accompagnato dalla sua Piccola Orchestra, diretta dal pianista Angelo Nigro, con Vincenzo Presta al sax, Giuseppe Venezia al contrabbasso, Saverio Petruzzellis alla batteria e con la cantante Letizia Liberati.
Ispirato al suo omonimo romanzo d’esordio, sulla scena prenderà vita un funambolico viaggio di musica e parole, ben lontano dalle solite piéce teatrali, come sottolinea Insinna in persona « non è uno spettacolo, non è un recital, non è una presentazione, non è una lettura… è una ricreazione. Come a scuola. Suona la campanella e si comincia». E, forse, proprio il suono della campanella che interrompeva lo scorrere delle lezioni, è una delle prime dimostrazioni concrete che la felicità può esistere. Ma lo spettacolo ruota intorno ad una fiaba romantica che racconta una storia ricca di umanità: una donna, un uomo e altri personaggi, ognuno impegnato nella sua corsa verso la felicità. Vittorio, dipendente di un Casinò tormentato da un’insonnia senza fine, e Laura, cassiera di un cinema con il sogno di aprire un chiosco di granite in Polinesia. Insinna, tuttavia, non si limita a dare voce ai personaggi, perché la sua è una performance originalissima in cui testo e canzoni si incrociano e il pubblico interagisce liberamente con gli artisti in scena.
Come passeggeri di un battello impazzito, gli spettatori saranno condotti lungo una rotta imprevedibile alla ricerca della felicità dimenticata: «Il patto fra me, i musicisti e i passeggeri è chiaro: far saltare tutti gli schemi, abbandonarsi al piacere del viaggio e scatenarsi. Probabilmente tutto questo non ci renderà felici, ma forse, se saremo fortunati, la felicità, scivolando via leggiadra fra il palco e le poltrone, ci farà un sorriso».
