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Detto fatto. Come aveva promesso il pugliese Lino Banfi non appena nominato ambasciatore d’Italia nella commissione UNESCO, Canosa di Puglia potrebbe essere inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità.
L’attore, tornato nella sua terra di origine per trascorrere la Pasqua, ha colto l’occasione per continuare con l’obiettivo di iscrivere i preziosi ipogei canosini nella World Heritage List. A darne conferma, oltre che le parole di Banfi, è stato anche il presidente della Fondazione Archeologica Canosina, Sabino Silvestri.
Pasquale Zagaria, meglio conosciuto come Lino Banfi, è nato ad Andria ma è cresciuto dai suoi 3 anni fino ai 18 a Canosa di Puglia, luogo al quale continua a essere particolarmente affezionato e in cui si reca non appena possibile. La sua scelta di inserire Canosa nell’elenco della città che ospitano dei beni iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità si accoderebbe al già presente Castel del Monte, permettendo in questo modo di avere ben due patrimoni di inestimabile valore della provincia di Barletta-Andria-Trani nel prestigioso elenco.
Complice la sua ultima visita nel comune pugliese, Lino Banfi ha richiesto tutte le documentazioni necessarie al presidente della Fondazione Archeologica Canosina (Fac). In questi dati dovranno essere inseriti tutti i dettagli, corredati anche di un fornito materiale scientifico in grado di fornire una completezza e correttezza delle informazioni che potranno permettere di inserire Canosa nella lista del Patrimonio dell’Unesco.
Il materiale, come sottolineato da Silvestri, è stato già parzialmente consegnato all’attore.
Come però sottolineato, la procedura atta all’inserimento di Canosa all’interno della World Heritage List è ancora lunga.
Nel frattempo, però, patrimonio dell’UNESCO o meno, la cittadina pugliese continua a conservare all’interno delle sue strade dei beni di assoluto e indiscusso valore come ad esempio la struttura del 18 esimo secolo palazzo Iliceto e quello sede del Polo museale Sinesi. Imperdibili sono anche tutte le tombe del periodo dauno, tra le quali spicca la tomba Varrese.
A breve, complice il personale impegno dell’ambasciatore d’Italia nella commissione Unesco, tutte queste meraviglie potrebbero diventare Patrimonio dell’Umanità.
Data: 23 Apr 2019
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