Home » Eventi Puglia » Eventi provincia Foggia »
Non c’è Natale che si rispetti a Foggia senza il consueto appuntamento di Libando a Natale, il festival della cultura e dello street-food, quest’anno atteso dal 21 al 24 dicembre. Una manifestazione di rilievo per il capoluogo dauno che coglie l’occasione per celebrare le proprie radici e tradizioni e per fare della cucina uno straordinario veicolo di incontro e convivialità.
Importante novità di quest’edizione è la location, rinnovata rispetto al passato, che quest’anno trasloca nella Villa comunale, scelta anche per incrementare le visite al presepe statico a grandezza naturale che resterà visitabile fino al 7 gennaio 2020.
Le famiglie, particolarmente affezionate all’evento, non devono far altro che gustare il sapore delle quattro giornate, sperimentando cibi elaborati e allo stesso tempo semplici, scegliendo fra una variegata proposta di pietanze adatte a tutte le tasche. I più giovani sono, invece, più attratti dall’esperienza delle serate in villa, senza tuttavia perdersi l’occasione di mangiando un buon piatto tra gli alberi.
Il giorno della Vigilia, martedì 24 dicembre, Libando a Natale rispetta l’antica tradizione foggiana, proponendo una degustazione di pettole, specialità tipica delle festività. Agli stand eno-gastronomici si aggiungono numerose attrazioni, per assicurare il divertimento anche ai più piccoli.
Questa manifestazione, giunta ormai alla sua sesta edizione, è un’esplosione di gusto che invita a riscoprire il cibo di strada, da sempre tratto distintivo dalle tradizioni del nostro Paese, dove spesso le famiglie dei food trackers (venditori ambulanti) si tramandano le ricette di generazione in generazione. Ecco perché Libando si rivela ogni anno un momento per recuperare ed esaltare il valore di quelle pietanze che sembrano aver perso centralità nelle case della gente.
A promuovere l’iniziativa è stato il primo cittadino del capoluogo dauno, Franco Landella, per il tramite dell’assessorato alla Cultura, nella persona di Anna Paola Giuliani e del dirigente alla cultura Carlo Di Cesare, in collaborazione con l’associazione Di terra e di mare.