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L’istituto tecnico statale Lenoci di Bari si conferma all’avanguardia nello sport e nella formazione dei suoi studenti, avanzando progetti innovativi anche dal punto di vista sperimentale.
È già parte del loro programma l’opzione per cui da varie ore di lezione si ritaglia un’ora da dedicare a particolari attività sportive, come pallacanestro, pallavolo, canoa e molte altre. Il tutto per uno scopo specifico: viene così data difatti ad ogni studente la possibilità, al termine degli studi, di diventare non solo programmatore o esperto di economia aziendale ma anche arbitro, istruttore sportivo, creatore di eventi sportivi, gestore di attività atletiche.
I portatori di disabilità avranno d’ora in poi una possibilità in più. Difatti l’istituto Lenoci è stato ad ora il solo selezionato in Italia dal Cip (comitato italiano paralimpico) per portare avanti il progetto “La scuola di tutti gli sportivi”. L’obiettivo è semplice: la creazione di uno scambio di competenze e conoscenze fra tutti i ragazzi, concentrandosi in particolare sui portatori di disabilità, la valorizzazione di questi ultimi e la possibilità per loro di partecipare a percorsi di formazione personalizzati.
È il preside Cataldo Olivieri a spiegare come l’iniziativa rientri nelle logiche dell’istituto, da sempre portato a valorizzare le attività sportive con percorsi formativi, didattici, culturali e sociali. L’accordo con il comitato paralimpico completa quindi un’offerta formativa volta all’inclusione e all’integrazione, dove si è sempre cercato di dare una possibilità in più ad ogni studente.
Il commento del delegato provinciale del Cip Francesco Manfredi è entusiasta, sottolineando come, con il progressivo sviluppo della società e la sua sensibilizzazione sull’argomento i portatori di disabilità trovino sempre più il loro ruolo nel mondo del lavoro. Una sensibilizzazione avviata già dai media, basti pensare a Bebe Vio ed Alex Zanardi che da anni con incredibili vittorie sono entrati nella nostra quotidianità e nei nostri cuori. È dalle scuole che inizia la possibilità di rendere queste passioni un lavoro, un passaggio indispensabile per l’emancipazione delle persone in possesso di disabilità.
Data: 31 Gen 2018
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