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Il Gargano nel suo incredibile e instancabile fascino nasconde anche numerose leggende e tradizioni, che si tramandano di padre in figlio e che contribuiscono a mantenere viva l’attenzione verso i meravigliosi luoghi. Una delle mete preferite dei numerosi turisti che ogni anno restano incantati dal mare cristallino a ridosso della roccia è sicuramente la città di Vieste e della sua spiaggia, Pizzomunno.
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Le particolari e suggestive vie strette del centro storico, oltre a dare la sensazione di essere immerse in un paese nel quale il tempo sembra essersi fermato, si riempiono nelle sere d’estate di numerosi turisti che restano increduli davanti a tanto splendore. Tra i tanti punti di svago che Vieste offre, la spiaggia di Pizzomunno è sicuramente una delle mete imperdibili.
Non tutti, però, sanno che dietro la candida scogliera che dirada a strapiombo sul mare si cela una leggenda tutta da scoprire. Quello che allo sguardo meno attento può sembrare uno sterile monolite, sarebbe in realtà un pescatore trasformato in roccia.
Nasca proprio da questo assunto la leggenda di Pizzomunno, che racconta che due giovani, Pizzomunno per l’appunto e Cristalda, si innamorarono perdutamente. I due giovani, che stando ai racconti tramandati, erano entrambi di una bellezza fuori da comune, iniziarono la loro storia d’amore fino all’inevitabile.
Pizzomunno, pescatore, per lavoro era costretto a trascorrere molte ore in mare e quindi sottoposto, come tutti, alle attenzioni delle regine del mare, le sirene.
Queste creature marine, come noto, erano solite attirare l’attenzione delle persone in acqua utilizzando i loro canti ammaliatori, illudendoli, per poi prendere loro la vita. Il giovane Pizzomunno, quindi, conoscendo il pericolo riuscì a sfuggire dalle stesse in diverse occasioni. Le sirene, allora, pur di conquistarlo promisero di farlo diventare il re delle acque e di diventare sue serve.
Anche queste promesse, però, non hanno mai conquistato il pescatore, che non faceva altro che ribadire del proprio amore nei confronti di Cristalda. Ferite nell’orgoglio, le creature marine decisero di punire Pizzomunno con il più crudele dei destini.
Mentre i due innamorati si incontrarono, come sempre, in riva al mare, le sirene decisero di portare negli abissi del mare la giovane Cristalda, portandola via con loro. Il ragazzo, assistendo alla scena, rimase pietrificato dal dolore: il suo corpo, trasformato nel monolite di 25 metri, è ancora lì che fissa le acque che gli hanno sottratto il suo grande amore.
Questa incredibile storia d’amore ha particolarmente colpito il cantautore Max Gazzè, che ha dedicato a Cristalda e Pizzomunno una canzone, intitolata appunto La Leggenda Di Cristalda e Pizzomunno, che ha cantato sul palco dell’Ariston di Sanremo 2018.
Data: 31 Lug 2019
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