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Debutta, per la prima volta in assoluto al Teatro Kopó di Brindisi, lo spettacolo che ha incantato il pubblico e la critica, ispirato ad un tragico fatto di cronaca realmente accaduto a Roma nel gennaio del 1951.
Scritto e interpretato da Elisabetta Tulli, per la regia di Eugenio Dura e con musiche originali di Andrea Calandrin “Le Ragazze di Via Savoia, 31” andrà in scena sabato 3 marzo alle 21, domenica doppia replica alle 18 e alle 21.
In seguito ad un annuncio sul giornale, duecento ragazze si presentano presso lo studio di un ragioniere in Via Savoia, per un colloquio di lavoro da dattilografa. Durante la lunga attesa sulla scala del palazzo, le ragazze si scambiano opinioni e condividono le proprie disgrazie, ma per via di un litigio per il rispetto della fila, le donne si accalcano massicce sulla scala: la ringhiera cede e la scala crolla. Tra loro ci sono anche Caterina, Ester, Lucia e Rosa, quattro donne frutto dell’immaginazione, alle quali l’autrice, unica protagonista in scena, dà voce, corpo, anima e spessore. Diverse per origini, obiettivi e vissuto, le protagoniste risultano complementari, perché rappresentano, nel loro insieme, “la donna” nel mondo del lavoro, tanto di risultar facile identificarsi facilmente in tanti elementi di ciascuna, incredibilmente attuali.
Attraverso il racconto della tragedia di Via Savoia, Elisabetta Tulli racconta le enormi difficoltà della donna di inserirsi nel mondo del lavoro, sottolineando il disagio sociale, il bisogno estremo e forte di lavorare per vivere, per mantenere se stesse e i propri figli, la grande voglia di emancipazione, dando risalto e valore all’enorme forza che solo le donne hanno, alla loro capacità di lottare sempre, tenaci, ostinate e caparbie, alla ricerca dell’affermazione della propria dignità di esseri umani e di cittadine.
Sono storie di donne di ieri, ma anche di oggi; storie di sogni e speranze che oltrepassano il singolo evento raccontato per diventare modello di una società arretrata e disperata, ieri come oggi.