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Sono Vincenzo Pasquadibisceglie e Gianluca Zaza, i due neolaureati magistrali del dipartimento d’Informatica dell’Università di Bari tra i finalisti del premio eHealth4all, a cura del Cdti, il Club dei dirigenti per le tecnologie dell’Informazione a Roma, dal ClubTi, il club per le tecnologie dell’Informazione di Milano e Aica, l’associazione italiana per l’informatica ed il calcolo automatico, come reso noto dall’Università di Bari in un comunicato stampa.
Il premio per il quale concorrono i due neolaureati dell’ateneo, già alla sua terza edizione, ha lo scopo di dimostrare come le tecnologie digitali contribuiscano a garantire uno stato di buona salute per tutti, in particolare infatti il tema di quest’anno è “Prevenzione 4.0 – tecnologie e soluzioni per la salute di oggi e di domani”.
I due studenti dell’università di Bari, hanno portato il progetto di tesi intitolato “Miraclè, uno specchio intelligente per il monitoraggio dei parametri vitali e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari“, sviluppato con la supervisione della professoressa Giovanna Castellano, responsabile del laboratorio di ricerca “Cilab” presso il Dipartimento d’Informatica.
Questa tesi è annoverata tra i dieci progetti finalisti che verranno monitorati per tutto un anno da un apposito comitato in modo da valutarne la fattibilità sul campo prima di assegnare il premio ad un progetto che andrà a realizzare una soluzione tecnologica con le migliori prospettive in ambito sviluppo ed applicabilità per la prevenzione. Il 10 maggio il progetto verrà presentato in Campidoglio davanti ad un comitato scientifico composto da informativi, medici, economisti ed esperti dell’Istituto superiore di sanità.
Il concorso nato inizialmente nell’ambito del Gruppo di lavoro Sanità del Club TI di Milano, inizia nel 2012 la sua collaborazione con AUSED e AICA. Parteciperanno al gruppo diverse figure tra cui soci delle associazioni partner, professionisti sia del mondo dell’offerta che della domanda ed esperti nel mondo della sanità. Il premio già caldeggiato dal 2010, ha visto il primo convegno nel 2012 in Assolombardia sull’importanza della continuità di cura e la domiciliarità.
Data: 3 Mag 2018
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