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Nella Città dei due Mari si potrà presto prendere la laurea in medicina in lingua inglese. A stabilirlo un accordo di programma triennale firmato ieri mattina tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Comune di Taranto.
L’oggetto dell’accordo, firmato dal Rettore Antonio Felice Uricchio e dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci riguarda il finanziamento delle spese finalizzate allo sviluppo della formazione e della ricerca nelle sedi universitarie in terra ionica, con la specifica previsione di istituzione del primo corso di laurea in medicina a Taranto.
Questa convenzione, già approvata lo scorso 8 marzo dal Consiglio d’Amministrazione, ha visto rese note le modalità solamente nella giornata di ieri.
La nuova firma permetterà un grande passo in avanti non solo per la cittadina di Taranto ma anche per tutti gli studenti che intendono studiare medicina nella lingua più conosciuta in tutto il mondo. Se gli ultimi dettagli che devono ancora essere discussi andranno a buon fine, tantissimi ragazzi tarantini non dovranno più abbandonare la propria terra natia per realizzare il proprio percorso di studi.
Il senatore Mario Turco ha espresso tutta la sua soddisfazione per la firma apposta, dichiarando tramite note stampa che l’accordo è un segnale positivo per il rinnovato interesse sia verso il mondo della cultura che verso quello della ricerca.
Il polo universitario di Taranto, grazie al futuro corso di laurea in lingua inglese, potrà così rafforzare tutti quelli già presenti. L’augurio futuro, come ha quello di creare un vero e proprio Dipartimento interuniversitario jonico che possa crescere sempre più in unione con il Tecnopolo del Mediterraneo.
Questo primo step del corso di laurea in medicina in lingua inglese potrebbe essere il primo in grado di attribuire alla città di Taranto il suo giusto peso, assegnando al Polo Ionico un numero importante di ricercatori universitari di tipo B, previsti dall’attuale governo. Proprio il Piano straordinario del 2019 ha assegnato all’Ateneo barese e al Politecnico ben 75 ricercatori, che potrebbero essere distribuiti e incrementati in futuro anche da Taranto.
Data: 2 Apr 2019
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