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Ha rischiato di subire un furto, ma alla fine ha trovato in dote un raccolto di ben 20 quintali di olive “cotto e mangiato”. Potrebbe sembrare una barzelletta, ma è la realtà di fronte alla quale si è trovato il proprietario di un fondo agricolo in contrada “Tavernola” ad Andria. Sette ladri di olive hanno alleggerito un uliveto: sono stati però sorpresi dalle guardie campestri, che hanno allertato i carabinieri, che ormai da tempo hanno intensificato i controlli perlustrativi nelle zone rurali, soprattutto in concomitanza con l’ormai giunta stagione olearia. I ladri sono stati colti in flagrante e arrestati.
La successiva attività di verifica ha consentito di accertare che i sette, per portare a compimento l’azione delittuosa si erano attrezzati di rimorchi, verghe, teloni e di due trattori muniti delle cosiddette “scuotitrici”, sofisticato sistema di raccolta delle olive, che mediante pinze meccaniche, indirizza la vibrazione al fusto dell’albero e quindi ai rami, provocando la caduta dei frutti. Condotti in caserma, i sette individui, oltre a vedersi privare delle costose attrezzature (perché sottoposte a sequestro), sono stati dichiarati in stato di arresto nella flagranza del reato di furto aggravato e sottoposti al regime di arresti domiciliari a disposizione della competente A.G..
Un furto in grande stile si è così presto trasformato in una prestazione lavorativa gratuita a favore dell’ignaro proprietario che non ha dovuto così scomodarsi per la raccolta e non ha nemmeno dovuto noleggiare i costosi mezzi e le attrezzature per la raccolta. Per il proprietario terriero, una brutta esperienza finita nel migliore dei modi. Per la strampalata banda, un’esperienza da dimenticare e da non ripetere!
Data: 15 Ott 2016
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