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È ormai evidente che noi esseri umani stiamo perdendo la dimensione intima delle cose, sempre più sopraffatti dalla superficialità del mondo e dalle nostre più segrete ambizioni.
Questo è ciò che accade a Michele Crispucci, protagonista della commedia napoletana L’abito nuovo, che la compagnia pugliese La luna nel letto, diretta da Michelangelo Campanale, porterà in scena l’1 e il 2 marzo al Teatro Tatà di Taranto.
Il testo e lo spettacolo prendono vita nel lontano 1935 dall’insolita collaborazione tra il giovane Eduardo De Filippo e il maestro Luigi Pirandello, e fu rappresentato per la prima volta nel 1937 al Teatro Manzoni di Milano.
Il progetto nacque dall’idea di Eduardo di adattare l’omonima novella pirandelliana ad una trasposizione teatrale anche se, purtroppo, Pirandello morì durante la stesura definitiva del testo e quindi non ebbe mai modo di assistere alla sua messa in scena.
Fu la figura del protagonista ad affascinare Eduardo, lo scrivano Michele Crispucci, personaggio umile e modesto, che si mostra inizialmente disposto a rinunciare ad una cospicua somma di denaro e gioielli ereditati dall’ex moglie defunta, pur di non perdere la sua dignità e onestà.
Tuttavia, sarà proprio in nome del suo amore profondo per la moglie, intravisto nella figlia, che Crispucci deciderà di cedere a quella follia e al cambiamento del suo vecchio vestito in un abito nuovo, assumendo così le sembianze di un eroe contemporaneo, in lotta contro l’ottuso materialismo dei nostri giorni e l’ignobile attaccamento degli uomini ai beni materiali piuttosto che ai sentimenti.
Un testo amaro per l’epoca, ma di straordinaria attualità, che riprende tutti i temi cari a Pirandello, come la difesa della propria identità contro la “maschera” che gli altri ci affibbiano, l’attaccamento alla “roba” e al denaro, il teatro nel teatro e, soprattutto, il valore della dignità che bisogna difendere e talvolta saper perdere, accettando la superficialità del presente.
La scenografia dell’allestimento pugliese, potenziata dalle eccezionali interpretazioni di Marco Manchisi e Nunzia Antonino, riesce perfettamente nell’intento di proiettare nel presente un capolavoro intramontabile del teatro italiano, rendendo omaggio ai due “maestri” che l’hanno generato.
Taranto
Teatro Tatà
Via Grazia Deledda
ore 21:00
ingresso a pagamento (22€)
Info. 0994707948