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L’azzurro del mare cristallino e il bianco delle casette in calce sono i colori predominanti del suggestivo borgo di Carovigno. Attraversata da una storia antichissima, la cittadina pugliese è ancorata ad un patrimonio immenso di usanze e rituali che, nel periodo pasquale, si intensificano intorno alla ricorrenza della Madonna del Belvedere e alla tradizione popolare della “Nzegna”. Sbandieratori e battitori famosi in Italia e all’estero sono i protagonisti di una grande festa al confine fra fede e folklore, legata proprio al culto della Madonna.
La “Nzegna” affonda le sue origini nella celebre leggenda di un Signore di Conversano gravemente ammalato, a cui venne in sogno una Matrona vestita di stelle che lo invitava, per la sua guarigione, a recarsi a Carovigno nella contrada di Belvedere a rinvenire la sua immagine dipinta nella grotta.
L’uomo, dopo una lunga ricerca, ritrovò in una grotta ipogea l’effige della Madonna e miracolosamente guarì. Travolto dalla gioia e dall’emozione, attirò l’attenzione dei contadini vicini, legando un drappo rosso al proprio bastone che cominciò a lanciare in aria.
Per questa ragione, ancora oggi sono riproposti acrobatici e colorati giochi di bandiere, fatte volteggiare in aria da abilissimi sbandieratori a suon di piffero, tamburo, cembalo e grancassa.
La festa comincia il 21 aprile, la domenica di Pasqua, con la benedizione del battitore, appartenente alla famiglia dei Carlucci, che, come da tradizione, farà volteggiare il drappo sacro dinanzi alla Vergine. Lungo Corso Vittorio Emanuele si snoderà un corteo con una piccola esibizione di sbandieratori, preludio dello spettacolo serale in piazza Nervegna, a cura del Gruppo sbandieratori battitori Nzegna.
Il giorno di Pasquetta, lunedì 22, vedrà impegnati nella mattinata gli sbandieratori che, in corteo, si dirigeranno presso il Calvario, dove è prevista la battitura della Nzegna al cospetto della Madonna, al ritmo dei tamburi.
Martedì 23 aprile, gli sbandieratori animeranno la processione mattutina e il corteo storico, mentre a mezzogiorno ci si ritroverà nuovamente in piazza Nzegna per la battitura. Il rito si ripeterà per l’ultima volta sabato 27, con la processione che riporterà l’effige della Madonna al santuario del Belvedere.