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Si chiude il sipario sulla stagione teatrale del Teatro Italia a Francavilla Fontana con lo spettacolo “La lettera” di e con Paolo Nani, in scena martedì 9 aprile.
Oltre 1500 repliche in un quarto di secolo, in giro per il mondo: dalla Groenlandia al Cile, dalla Turchia alla Cina, passando per la Norvegia e il Giappone. Ma la sorpresa più bella è che, ancora oggi, riesce a stupire, per la sua capacità di tenere avvinto il pubblico di tutte le età alle sorprendenti trasformazioni di un formidabile artista.
Lui è Paolo Nani, in bretelle. Semipelato e un fisico ben allenato. Perché ci vuole fisico anche per saltare da fermo su una sedia; afferrare un bicchiere con i denti; fissarlo tra le anche; riempirlo da una bottiglia svuotata con la mascella, aiutandosi con una cannuccia; piegare la testa per prendere il bicchiere con la bocca e bere.
Un format essenziale: niente scenografia, niente musica. Luci fisse, fondo nero. Niente parole, appena qualche smorfia. Vocalizzi lirici, perduti nell’aria. In quest’atmosfera minimalista – circondato da un tavolino, una sedia, una bottiglia di vino, un bicchiere, e poi una busta, lettera, francobollo e penna – Nani riesce a dar vita a 15 micro-storie, tutte caratterizzate la stessa trama, ma interpretate ogni volta da una persona diversa. Quindici generi o stili narrativi. Quindici modi di proporre la stessa situazione: un uomo intento a scrivere una lettera, ci beve su, e poi… quello che succede, succede.
Liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau Esercizi di stile, La Lettera riesce a rinnovarsi ad ogni replica, assicurando al pubblico una serata a suon di risate.
Intero / Ridotto
– Platea 1° Settore, € 20.00 / € 18.00
– Platea 2° Settore, € 15.00 / € 13.00
– Galleria, € 10.00 / € 8.00
Orario dello spettacolo
Porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
