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Il cinema e i musei trovano un importante punto d’incontro grazie agli eventi de La Grande Arte al Cinema, ciclo di appuntamenti che già negli anni passati ha interessato circa 650mila spettatori per 350 sale sparse in tutta Italia. La rassegna avrà luogo presso la Cittadella degli Artisti di Molfetta, in via Bisceglie, e si premurerà di portare tutta la bellezza e il fascino dell’arte museale sul bianco schermo della sala cinematografica.
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A dare il via a questa prima parte del festival sarà un documentario dedicato a uno degli artisti più fantasiosi e irruenti dell’intero panorama artistico mondiale, Salvador Dalì, La Ricerca dell’Immortalità, che sarà proiettato dal 24 al 26 settembre di questo 2018. Una fine analisi del pittore più rappresentativo del surrealismo e dell’uomo alle sue spalle, e di come si unì al suo gruppo di artisti e alla compagna Gala, attraversando tutte le località che lo hanno avuto come ospite, da Portlligat a Figueres, da Pùbol a Parigi e New York. Un’opera ricca di punti di vista inediti che creeranno un vero film dedicato a Salvador Dalì.
Il 22, 23 e 24 ottobre seguirà Klimt e Schiele, Eros e Psiche, ambientato a Vienna nel 1918 nel momento della morte di Egon Schiele per via dell’influenza spagnola. È il racconto a ritroso della vita di due amici, la sua e quella di Gustav Klimt, che passa attraverso il loro inedito gruppo artistico, la Secessione. I loro lavori sono diventati iconici monumenti pop, celebrati ancora in tutto il mondo, rappresentazioni di quella nuova idea di sentimento che grazie all’avvento di Freud e della sua disciplina psicologica stava prendendo piede.
Le ninfee di Monet, un Incantesimo di Acqua e Luce, in programma dal 26 al 29 novembre per La Grande Arte al Cinema, narra la storia della nascita di una delle maggiori opere d’arte del Novecento e da qui di altre 300 e più creazioni successive. Claude Monet acquista la più costosa villa di Giverny ma si accorge subito che manca qualcosa, creando un giardino che fosse un lussurioso piacere per gli occhi. Nel 1895, a lavoro ultimato, il pittore può ritrarre il suo amato lago, dando vita a una delle sue opere più famose, Le Ninfee.
Diretto dall’italiano Marco Proserpio e di ritorno dal successo ottenuto al Tribeca Film Festival, L’Uomo che Rubò Bansky è narrato da Iggy Pop e parla di colui che è ritenuto ad ora il maggiore writer mondiale, grandioso esponente della street art, che prorompe ne La Grande Arte al Cinema con il suo sguardo critico e originale sulla società moderna, parlando di conflitti, identità e arte. Il docu-film parte trattando quella che è la percezione dei palestinesi dello street artist Bansky, ma diviene presto un escamotage per narrare il mercato nero delle opere d’arte mondiali. È atteso in scaletta l’11 e 12 dicembre 2018.
La Grande Arte al Cinema promette un vero e proprio spettacolo per gli occhi, in programma presso la Cittadella degli Artisti di Molfetta. Eventi da non perdere per tutti gli appassionati.