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Al Teatro Orfeo di Taranto, venerdì 3 marzo, andrà in scena Questi figli amatissimi, la commedia brillante e quanto mai realistica uscita dalla penna di Roberta Skerl, nell’allestimento della Compagnia La Cricca.
Sarà questa l’occasione per festeggiare la fine di una lunga tournée che l’ha vista esibire nei migliori teatri nazionali e vincere ben 20 premi.
La precisa linea registica di Aldo L’Imperio richiama sulla scena le dinamiche interpersonali che si sviluppano tra i quattro parenti protagonisti della pièce teatrale. Domenico Ferrulli e Anna Cofano vestono i panni di Giulio ed Anna, sposati da trent’anni e certi, quanto meno in apparenza, di potersi godere la vecchiaia in serenità, avendo spianato la strada ai figli verso un futuro roseo: Federica è a Londra per un Master, mentre Gabriele, laureato in biologia, ha scelto di trasferirsi in Umbria con la sua compagna.
Ma, come sempre accade, la vita è fatta per sconvolgere i piani. Così, per diverse ragioni, i due figli della coppia decidono di tornare a casa, costringendo Giulio e Anna a rivestire quel ruolo di “genitori” che credevano di aver assolto in modo definitivo.
Ma sicuri che loro siano disposti a farlo?
All’autrice, Roberta Skerl, va il merito di aver trattato in modo intelligente e divertente un tema così delicato ed attuale, come quello del rapporto genitori-figli, tessendo le fila delle complicate vicende che smuovono la quotidianità della vita familiare.
La compagnia teatrale la Cricca, gruppo di teatro amatoriale, fondata nel 2011 è composta da elementi provenienti dalla storica formazione tarantina della “Marco Girelli”, tra cui Aldo L’Imperio, Anna Cofano, Francesca Palumbo, Annarita Candelli, a cui negli anni si sono aggiunti Domenico Ferrulli, Mimma Marraffa e Gianluca Ferrarese.
Sventato il rischio di cadere in qualche cliché trito e ritrito, la compagnia riesce ad offrire qualcosa di originale, una commedia frizzante che regala agli spettatori la sensazione di riveder se stessi sulla scena e la consapevolezza che di “esser genitori” non si smette mai.