L’arcipelago delle Isole Tremiti, nel mar Adriatico, è composto da cinque isole. Capraia (o Caprara o Capperaia), completamente disabitata e incontaminata; San Nicola, centro religioso e amministrativo; San Domino, la più apprezzata e attrezzata per i turisti; Cretaccio (con il vicino La Vecchia), grosso scoglio fatto d’argilla gialla che va erodendosi, e Pianosa, riserva marina integrale, così bassa che l’acqua la sommerge.
Raggiungibili solo via mare, per esempio coi classici traghetti tremiti che partono tutto l’anno da Termoli e d’estate anche da Vasto, Vieste e Peschici, le Isole Tremiti sono percorribili interamente a piedi. Fatta eccezione per Pianosa che è ad accesso vietato, alla quale però ci si può accostare per osservare la statua sommersa di Padre Pio dello scultore foggiano Mimmo Norcia.
L’isola di San Domino, tra le Isole Tremiti, è l’unica con tratti litorali sabbiosi. Preferita da chi ama nuotare, fare immersioni e andare alla ricerca di anfratti nascosti, vista la ricchezza di ripe e grotte e scorci dalla morfologia mozzafiato. Come lo Scoglio dell’Elefante che riproduce le fattezze di un grosso pachiderma che immerge la proboscide nell’acqua, o la Grotta del Sale, dove le formazioni del minerale, sciogliendosi, donano un colore madreperlato alla spiaggia vicina.
Per non parlare della folta vegetazione, costituita da macchia mediterranea e pini d’Aleppo, che ricopre l’isola creando un ombroso “sottobosco” di profumi speziati.
Amate intensamente da Lucio Dalla che le aveva elette a suo rifugio di pace e ispirazione, le Isole Tremiti derivano il loro nome dal “tremore” che pare le abbia generate. Conosciute nell’antichità come Isole Diomedee (perché creazione e luogo di sepoltura dell’eroe acheo), i testi parlano di un’unica isola, poi di due e, infine, di tre con Virgilio. Le Isole Tremiti sarebbero dunque nate da una serie di terremoti.
La storia medievale narra di un primo unico abitante che si ritirò a vita contemplativa e al quale la Madonna apparve: rivelandogli il nascondiglio di un tesoro, gli ordinò di erigerle un tempio. La Chiesa di Santa Maria a Mare, sull’isola di San Nicola, pare ne sia l’ampliamento.
La diversità caratterizzante i fondali marini delle Isole Tremiti, assieme ai raggi del sole, fa assumere all’acqua le colorazioni più svariate e colora anche le formazioni rocciose, come l’arcobaleno nella Cala delle Rondinelle.
Ma la magia delle Isole Tremiti assume contorni più macabri sulle due isole-scoglio.
Cretaccio fu, dall’800 al secondo dopoguerra, terra di confino: lo spirito di un evaso, poi catturato e decapitato, si aggira con la propria testa in mano nelle notti di tempesta, aggiungendo le proprie grida alla furia del mare.
La Vecchia, piccolo scoglio nero, è oggetto d’apparizione a ogni cambiamento del tempo: quella che fu sua proprietaria, una vecchia strega, torna lassù di notte a filare la lana.
Da un passato isolato e inaccessibile (in parte ancora), le Isole Tremiti diventano sempre di più meta di curiosi e di appassionati della natura. Meta per chi vuole meravigliarsi.
Data: 4 Lug 2022
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