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Intolleranze alimentari, basta un test genetico per individuarle

“Il benessere alimentare è scritto all'interno del DNA.”
Intolleranze alimentari, basta un test genetico per individuarle

Le intolleranze alimentari sono parte del proprio DNA. Contrariamente a quanto si possa pensare, nonostante la loro comparsa avvenga anche in età adulta, non vuol dire che qualcosa sia ‘andato storto’, ma semplicemente che era già tutto scritto all’interno del proprio patrimonio genetico.

Per evitare di compromettere la propria salute, è quindi fortemente consigliato sottoporsi al test genetico in grado di individuare in maniera precoce tutte le eventuali intolleranze.

La variazione del DNA stabilisce l’intolleranza

Queste analisi mirate sono in grado, attraverso la variazione del DNA riscontrata, di stabilire a quale sostanza si è insofferenti.

Sottoporsi al test genetico per le intolleranze è molto semplice. A Barletta l’esperto in questo settore è lo studio Gen&tica del dottor Leonardo Prascina: l’esame, indolore, viene eseguito raccogliendo un po’ di saliva sull’apposito tampone. Non essendo il DNA mutevole, inoltre, basterà sottoporsi al test genetico per le intolleranze alimentari solamente una volta nella propria vita, e a qualsiasi età.

Una volta ottenuti i risultati, quindi, sarà possibile conoscere quale alimento provoca dei costanti disturbi per agire di conseguenza, migliorando il proprio stile di vita in base alle necessità dell’organismo.

Quali intolleranze è possibile individuare

Essendo ogni DNA unico, anche lo studio del metabolismo sarà personalizzato e basato sulle caratteristiche genetiche dell’individuo.

Tra le intolleranze che è possibile individuare con il proprio test ci sono quelle che includono:

  • tolleranza genetica al lattosio
  • tipizzazione Molecolare HLA del glutine e patologie autoimmuni
  • sensibilità alla caffeina
  • sensibilità al sale
  • mappa epigenetica di 185 alimenti
  • farmaci e attitudine all’attività sportiva

Su richiesta, inoltre, il dottor Prascina e il suo staff potranno aggiungere il test per valutare la sensibilità al Nichel.

Una volta ritirato il responso, con il supporto del dott. Prascina, sarà possibile stabilire se gonfiori addominali, difficoltà digestive, stanchezza, prurito, reflusso, mal di testa, cistiti, tiroiditi, artriti, psoriasi, diabete dipendano da una o più varianti geniche, per poter poi riorganizzare la propria vita secondo un nuovo e corretto stile alimentare.


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