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Insufficienza mitralica non invasiva, Miulli eccellenza di Puglia

“In seguito all'operazione dell'equipe del Miulli, la qualità della vita dei pazienti migliora notevolmente.”
Insufficienza mitralica non invasiva, Miulli eccellenza di Puglia

Anche i pazienti non candidabili all’intervento di cardiochirurgia tradizionale (ovvero a cuore aperto) potranno essere operati grazie ad una terapia risolutiva minimamente invasiva.

Così come accade da anni per la valvola aortica, all’ospedale Miulli è ora possibile la correzione dell’insufficienza della valvola mitrale per via percutanea (ovvero attraverso la puntura di una vena). Il reparto di Cardiologia del nosocomio di Acquaviva delle Fonti vanta il primato per l’elevato numero di pazienti trattati, il più alto in tutta la Puglia.

Ad oggi, infatti, 31 persone hanno beneficiato della correzione percutanea dell’insufficienza mitralica e il loro follow-up a medio e lungo termine risponde alle aspettative di un miglioramento della qualità di vita. A ciò va aggiunta la possibilità di scelta terapeutica sulla valvola, poiché il Miulli è l’unico centro in Puglia in grado di proporre la riduzione dell’anello mitralico per via percutanea oltre che l’intervento diretto sui lembi valvolari, e tutto questo grazie all’operatività di una equipe interamente pugliese.

Insufficienza della valvola mitralica

Come ha spiegato il dottor Tommaso Langialonga, l’insufficienza della valvola mitralica è una condizione piuttosto frequente nella popolazione dei cardiopatici e può dipendere da un difetto delle componenti della stessa valvola (chiamata insufficienza ‘primaria’) oppure dalla patologia del ventricolo sinistro, come un pregresso infarto o la dilatazione ventricolare, che si ripercuote sulla mitrale (insufficienza “secondaria”).

Quando la valvola rimane gravemente incontinente, si configura un’insufficienza mitralica “emodinamicamente significativa”, ovvero in grado di compromettere pesantemente la qualità di vita dei pazienti, condizionando sintomi (come l’affanno) e incrementando la frequenza e la gravità degli episodi di scompenso cardiaco e dei ricoveri ospedalieri. Se non si interviene con la correzione del difetto, la storia naturale di questa patologia ha esito infausto.

In cosa consiste l’intervento

Gli interventi possibili al Miulli, realizzati per via percutanea, consistono nel posizionare un anello attorno alla valvola per ridurne la larghezza e quindi anche il grado di insufficienza (impianto di “Carillon”) e/o posizionare uno o più punti metallici esattamente dove i lembi valvolari risultano maggiormente incontinenti (intervento di “MitraClip”).

In particolare, ad oggi, l’equipe operatoria della Cardiologia del Miulli ha sottoposto 8 pazienti ad impianto di Carillon e 23 pazienti ad intervento di MitraClip; tre pazienti hanno ricevuto entrambe i trattamenti, beneficiando dell’intervento sia sull’anello che sui lembi mitralici. La dott.ssa Katya Lucarelli, il dott. Vito Casamassima e la dott.ssa Federica Troisi eseguono la procedura interventistica di MitraClip in un clima di grande sinergia con i cardioanestesisti del Miulli e si occupano anche di screening e follow-up dei pazienti.


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