Home » Notizie Puglia » News Brindisi »
Anche le imprese vitivinicole colpite dall’emergenza sanitaria da Covid-19 saranno aiutate dalla Regione Puglia, che ha deciso di stanziare 2,8 milioni di euro a favore della distillazione di vini non a denominazione d’origine.
Questo primo provvedimento, prossimo all’approvazione, sarà poi seguito da un ulteriore finanziamento diretto a sostenere le produzioni di qualità a denominazione di origine che rappresentano il principale veicolo dell’eccellenza pugliese in Italia e nel mondo.
Come ha ricordato il direttore del Dipartimento regionale Agricoltura, Gianluca Nardone, il mondo del vino ha richiesto a viva voce interventi pubblici per sostenere uno dei settori più importanti della Puglia. In tutto il Tacco d’Italia, infatti, ben 623 cantine hanno subito un vero e proprio tracollo delle vendite, il cui calo è stato determinato dal blocco del canale della ristorazione e delle esportazioni.
In questa maniera, dunque, oltre alla drastica riduzione di liquidità nelle aziende, gli operatori pongono ora l’attenzione sulle giacenze di prodotto rimasto invenduto che potrebbero impedire di portare a termine in maniera corretta e vantaggiosa la prossima e imminente vendemmia.
Scopri di più su: La vendemmia in Puglia, un periodo unico tra cultura e tradizione
Se il Governo nazionale ha deciso di promuovere interventi differenziati per i vini di qualità e per quelli ‘da tavola’, la Regione Puglia destinerà 2 milioni e 800mila euro alle imprese che decidono di aderire alla distillazione di vini non a denominazione di origine. Così facendo, dunque, si ritiene di rendere più conveniente l’operazione aggiungendo ai 2,75 euro per % vol/hl/alcol garantiti dal Governo un ulteriore contributo pari a 1,25 euro per % vol/hl alcole.
Questa somma aggiuntiva, come specificato, sarà versata direttamente alle cantine che stipuleranno un contratto di distillazione, per un quantitativo minimo di 50 ettolitri, con un distillatore riconosciuto operante sul territorio nazionale.
Il sostegno alle cantine che producono vini di qualità, invece, vede l’esigenza di un intervento più corposo. Tra le tante ipotesi alle quali si sta lavorando con la Commissione Europea e con il Governo nazionale, ce ne sono due principali, che prevedono rispettivamente finanziamenti a fondo perduto o aiuti allo stoccaggio e imbottigliamento.
Al momento, però, queste ultime due tesi sono ancora tutte da studiare ed, eventualmente, da approvare.
Data: 16 Lug 2020
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.