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L’azienda di lavorazione dell’acciaio ILVA, celebre a livello europeo e sita all’esterno della città di Taranto, cambia ufficialmente nome e proprietari, affidandosi a una nuova squadra di dirigenti per ripartire con una nuova filosofia e nuovi successi. Fondata nel 1905 dalla dismessa Italsider, a più di un secolo di distanza, cambia nome divenendo ArcelorMittal, cambiando insegne e managers.
A sancire il grande cambiamento avvenuto all’interno della maggiore azienda siderurgica italiana, tra le più grandi di tutta Europa, è stato il recente cambio di insegna, durante il quale la celebre scritta ILVA a caratteri maiuscoli su sfondo blu è stata sostituita dalla neonata recante il nome ArcelorMittal, indicando l’inizio di un nuovo corso e il termine di una pagina agrodolce dell’industria italiana. A presentare il prossimo piano strategico dell’azienda è stato il vicepresidente Matthieu Jehl, affiancato da alcuni dei più importanti manager della struttura, Cristina Moro Marcos, manager regulation & technology, e Marc Vereecke, coordinatore dei piani di investimento.
Il primo punto che è sottolineato dal piano d’azione riguardante l’ex ILVA è legato all’ambiente. L’ArcelorMittal è la più grande produttrice di acciaio a livello mondiale, ed è sempre stato sottolineato come il suo ruolo di leadership sia stato ottenuto nel corso del tempo non solo grazie a una pianificazione certosina durata anni che le ha concesso una crescita costante, ma anche grazie al supporto di tutti i suoi lavoratori che sono stati privilegiati e il cui benessere è sempre stato al primo posto tra i vari obiettivi. L’argomento Salute sarà pertanto di importante rilevanza, con i vari impiegati e operai che avranno modo di sentirsi sicuri non solo di raggiungere il loro posto di lavoro ma anche di vivere nelle immediate vicinanze. I piani di crescita riguardante l’ormai ex ILVA puntano a raggiungere i 6 milioni di tonnellate di acciaio come produzione annua, superando l’attuale valore di 4,5 milioni grazie a una continua formazione e un attento monitoraggio delle varie attività. Mentre la nuova dirigenza sta realizzando una serie di parchi lungo il territorio del tarantino, promette un’attenta riduzione delle emissioni di Anidride Carbonica grazie alle più moderne tecnologie. Confermato anche l’investimento pari a un milione di euro annui nei confronti del comune di Taranto per attività dedicate alla sua rivalutazione.
Data: 9 Nov 2018
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