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La denuncia nel 2016 corre anche sui social, oltre che nelle stanze delle forze dell’ordine. L’ultimo esempio in ordine cronologico arriva da Taranto. Sul gruppo Facebook ‘Taranto è lui’ è stata postata di fatti una foto, recante la pubblica messa in piazza di un furto d’auto subito da un operaio dell’Ilva. “Ringrazio di cuore quell’operaio che sabato notte dopo aver trovato in portineria le chiavi della mia auto, al posto di portarle alla vigilanza come avrebbe fatto una persona civile, ha pensato bene di rubarmi l’auto” recita la denuncia affissa all’ingresso dello stabilimento siderurgico dalla vittima del furto. “In questo periodo di difficoltà generale – scrive ancora il lavoratore rivolgendosi al ladro – io e la mia famiglia ti auguriamo con tutto il cuore che tutto il ricavato (e anche di più) del tuo nobile gesto lo possa spendere in medicine”. Il biglietto è stato firmato ‘operaio Ilva e famiglia’ e la sua foto sui social network è diventata virale. Sul gruppo “Taranto è lui” lo scatto ha ricevuto oltre 600 “reactions” e più di 200 condivisioni.
A palesarsi, tra i commenti, è stata anche la vittima stessa del torto: “Io sono il malcapitato” recita uno dei post. “Purtroppo la mia auto era una delle prime e trovarla con il telecomando per quel pezzo di m… è stato un gioco da ragazzi (…) e comunque i carabinieri hanno richiesto le immagini della sorveglianza all’ASI e giuro che se si vede la faccia di quella m….fará meglio a licenziarsi”.
Data: 5 Lug 2016
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