Dado, Cheone, Corn 79, Crea, Etnik, Kerotoo, Made, Peeta e i pugliesi Antonio Poe, Cheko’s art, Davide e Fenix Asar: sono loro i protagonisti del murales lungo 260 metri e alto 2,60, ultimato da qualche giorno sul muro di cinta dei campi sportivi della Chiesa di S.Giovanni Battista nella 167 di Lecce. Alcuni tra i più qualificati street artists d’Italia hanno lavorato insieme, per una settimana, per far diventare quella striscia di cemento di 260 metri uno dei murales più lunghi del Paese. L’opera è stata ufficialmente inaugurata nel weekend alla presenza dell’Arcivescovo di Lecce, Domenico Umberto D’Ambrosio. A Rosanna Lerede, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce – partner del progetto con il Comune – è toccato invece il compito di raccontare i particolari della realizzazione e le caratteristiche artistiche del murales (a seguire momenti ricreativi e musicali).
Un’opera d’arte collettiva, denominata “Il muro che unisce – An urban art project”: obiettivo dell’iniziativa, infatti, era la valorizzazione dell’intero complesso architettonico di via Novara come esempio di architettura nazionale e internazionale, riaffermando il suo alto livello qualitativo ed estetico attraverso l’invito alla collaborazione di artisti dalla confermata esperienza nel linguaggio tecnico-espressivo dell’Urban Art. La direzione artistica dei lavori è stata affidata allo storico writer bolognese Dado – noto a livello nazionale e internazionale, con vent’anni di attività artistica nel graffitismo; la consulenza tecnico-organizzativa del progetto è di Fenix Asar e Checko’s Art, che hanno proposto una schiera di artisti con linguaggi tecnico-espressivi diversificati: graffiti-writing, aereosolart, street art, poesia d’assalto, calligraffiti. Il tema proposto “il muro che unisce” nasce dal sentimento contemporaneo di riqualificazione e valorizzazione delle zone periferiche delle città e si rivolge ad un più esteso programma d’integrazione delle zone urbane ai margini, non più pensate escluse, ma come nuovi luoghi e centri di aggregazione e condivisione sociale, con strutture ricettive. Missione compiuta, a giudicare le immagini.
Data: 27 Giu 2016
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