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Leccino, Peranzana, Frantoiana. Sono tante le varietà delle olive da raccogliere, così come sono tante le diversità che si intrecciano in questo cammino che restituisce speranza ed inclusione a chi vive una condizione di disagio.
Paolo, Luigi, Gaetano, Giuseppe e Nicola, insieme all’operatore Francesco De Pascale e all’agronomo Francesco Di Lucia aspettavano questo momento da tanto tempo: in questi ultimi mesi hanno lavorato per vivere queste sensazioni, queste emozioni. Hanno preparato il terreno, curato le piante, effettuato la spollonatura, sistemata l’attrezzatura.
I quattro hanno iniziato con entusiasmo la stagione della raccolta sui terreni di una casa di riposo per anziani a Chieuti per oltre duecento alberi d’olivo da bacchettare per vedere piovere nelle reti stese a terra le olive destinate a trasformarsi in “Volío”, l’olio extravergine d’oliva dal gusto dell’inclusione sociale e lavorativa, che ha l’obiettivo di rafforzare l’offerta di servizi rivolti a persone con disabilità psichica e contrastare lo stigma nei confronti di quanti affetti da questa forma di disagio.
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Perché la raccolta delle olive e la conseguente trasformazione in olio chiudono l’intero ciclo produttivo dell’olio extravergine promosso da due cooperative sociali attraverso il progetto “Hopeificio”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD nell’ambito della terza edizione del “Bando Socio Sanitario”.
Un progetto che va oltre la semplice acquisizione di competenze che i ragazzi con disabilità psichica hanno appresso durante il percorso di formazione teorica e pratica di questi anni. Perché in questa attività di inserimento socio-lavorativo i braccianti agricoli – assunti con regolare contratto dalla cooperativa – stanno riscoprendo se stessi, i loro talenti, delle professionalità che non credevano di avere fino a poco tempo fa.
Sono i benefici del progetto “Hopeificio”, e dell’ortoterapia in generale, che ha proprio la finalità di creare il senso di comunità, di rafforzare l’offerta dei servizi, di contrastare lo stigma nei confronti di chi convive con questa malattia e di favorirne reali processi di inclusione sociale e lavorativa.
Data: 21 Ott 2020
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