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La collina a sud-ovest della città di Ordona è stata oggetto di un incredibile ritrovamento. I numerosi scavi effettuati, infatti, hanno rinvenuto la presenza di un’antica città romana, chiamata Herdonia.
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Importantissima per la sua vicinanza alla Via Traiana, pare che questa città fu teatro di due importanti battaglie durante la seconda guerra punica, avvenute rispettivamente nel 212 a.C. e nel 210 a.C.
Pare proprio nell’ultimo dei due combattimenti Herdonia fu incendiata e distrutta per volontà del condottiero cartaginese Annibale a causa della slealtà mostrata nei confronti del suo popolo.
Data la sua notevole importanza, però, il suo territorio fu nuovamente colonizzato, tanto da diventare nell’89 a.C un municipio romano. Fu proprio durante questo periodo che la città conobbe la sua massima fase di sviluppo e di prosperità per merito della già citata via Traiana, alla quale si deve aggiungere anche quella Herdonitana.
Durante il I secolo, inoltre, Herdonia diventò un grande e importante centro di transito oltre che un fornito luogo di commercio per tutto il Tavoliere.
La città decadde definitivamente nel Medioevo con la conquista da parte di Ferdinando d’Aragona nel 1484.
A partire dal 26 novembre 1962 hanno avuto inizio degli scavi archeologici sistematici con a capo Joseph Mertens. Il duro lavoro, durato oltre 30anni, ha portato alla luce circa il 20% dell’intera superficie della città romana, mostrata in tutto il suo audace e glorioso splendore.
Alcune porzioni di mura sono ancora visibili verso il lato ovest, in cui sono presenti anche i resti della porta di accesso alla città, segnalata anche dalle due torri quadrate.
Dagli scavi, inoltre, sono inoltre emersi numerosi mosaici che però sono stati ricoperti per favorirne la conservazione.
In vero stile romano, immancabile è la presenza di un anfiteatro, ancora visibile per merito della depressione del suolo della cavea. Seguendo il percorso acciottolato della via Traiana si giunge nei pressi del foro: questo era una piazza rettangolare circondata da edifici che su di essa si affacciavano. Sul suo lato più corto, invece, sorgeva un tempio e affiancato ad esso si trova l’ingresso del macellum, il mercato del pesce e della carne.
A non essere cancellato dal tempo che passa è stata anche la basilica, un edificio polifunzionale nel quale si amministrava la giustizia e si svolgevano sia attività commerciali che politiche. L’ambiente regolare di questa struttura era delimitato da un giro di colonne, delle quali si sono conservate solamente le basi e i capitelli.
A tutelare la bellezza che fu c’è oggi il Museo Archeologico di Herdonia. L’HerMa, infatti, si occupa di far conoscere e visitare uno dei più grandi esempi di archeologia dell’età meridionale.
Al momento la visita all’interno del parco archeologico è possibile nei weekend previa prenotazione.
È possibile arrivare a Herdonia sia in treno che in auto. Se si viaggia in treno basterà percorrere la tratta Foggia Ordona, mentre se si è in auto, bisognerà immettersi su SS655 in direzione Bari fino all’uscita Ortanova e poi proseguire sulla SP110 in direzione Ordona.
Data: 23 Set 2019
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