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Le numerose spiagge salentine non godrebbero della stessa fortuna senza i tratti di costa considerati più speciali e meno noti al turismo di massa: quello dei piccoli anfratti e delle calette quasi nascosti dalla costa rocciosa circostante.
Le sfumature turchesi del mare nostrum, dopotutto, sono maggiormente vivide proprio nei punti più profondi e meno affollati. Tantissime, infatti, sono le grotte presenti lungo il litorale salentino. Ciascuna diversa dalla precedente, queste località si presentato agli occhi di chi le guarda come misteriose ma al tempo stesso affascinanti.
Tra le trenta presenti sul territorio leucano c’è anche quella conosciuta come Grotta del Drago. Nessuna lingua infuocata o nessuna tradizione leggendaria tra le sue rocce: questo nome è dato dalla presenza di uno scoglio dalle sembianze del leggendario animale.
Poco distante da Marina di Felloniche, la Grotta del Drago è larga all’incirca 60 metri ed è raggiungibile in barca o a nuoto. Ora non più visitabile per il rischio del crollo della costa, chi ha avuto la fortuna di entrare nell’anfratto, non ha potuto fare a meno di restare affascinati dalla figura leggendaria: il grande scoglio, complice anche le sfumature del mare e la presenza di una stalagmite denominata dente del drago, sembra realmente prendere vita.
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Questa meravigliosa scultura naturale, anche se meno conosciuta della Sfinge di Sant’Andrea o dello scoglio dell’Elefante delle Tremiti, è stata a lungo la meta ideale di tutti gli amanti della magia e da tutti coloro che riescono ad emozionarsi per tutto quello che la natura ha da offrire.
L’augurio di tutti gli appassionati e degli operanti nel settore resta quello di poter riaprire al pubblico questa incredibile realtà, preservandola contingentando gli ingressi.
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Sfinge di Sant’Andrea, paesaggio egiziano di Puglia
Scoglio dell’Elefante, scultura naturale delle Isole Tremiti
Foto di: Cristiano Giacomini (Instagram)
Data: 23 Giu 2021
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