Home » Puglia Blog »
Il dialetto pugliese è uno dei tratti distintivi di ogni conterraneo al di fuori del confine regionali. Ogni singola città di Puglia, infatti, presenta delle caratteristiche semantiche e fonetiche che si diversificano tra loro anche ogni 10 km. Lingua ancora molto utilizzata specialmente dagli anziani del posto, queste parlate sono simbolo del folklore locale e delle sua caratteristiche più veraci.
Scopri di più su: Dialetti di Puglia, dimmi come parli e ti dirò da dove provieni
Tra le tante varietà presenti nelle sei province del Tacco d’Italia, ce n’è una dalle origini particolarmente antiche la cui nascita dovrebbe appartenere a tempi assai remoti, il Griko (o Grico) salentino.
Contenuto
Tramandato (quasi) esclusivamente nella produzione orale salentina, il griko salentino viene così tutt’oggi nei nove comuni della Grecia salentina: Calimera, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino.
Tante sono le origini circa la nascita e la diffusione di questo parlato locale. Nonostante i tanti studi e le numerose ricerche compiute sul loro riguardo, al momento si può parlare esclusivamente di due principali (e più accreditate) teorie.
La prima, di origine bizantina e ipotizzata dal linguista milanese Giuseppe Morosi, ritiene che in realtà la sua parlate sia nata in concomitanza con questo periodo storico.
La seconda, che è quella alla quale credono fortemente gli abitanti del posto, vede le sue origini provenire direttamente dalla Magna Grecia ed è stata ipotizzata da Gerhard Rohlfs.
Una terza, nata dall’idea del filologo Domenico Comparetti, sostiene che lo sviluppo del griko salentino sia il risultato di entrambe le ondate, sia quella dell’età classica che quella del periodo bizantino.
Teorie sulla sua origine a parte, ciò che è certo è che il griko presenta molti vocaboli in comune con la lingua greca. Chiunque sia abituato a parlare o a riconoscere i termini in dialetto, una volta studiato il greco potrà rendersi conto di quanti termini in comune ci siano con la lingua, ma non solo. Molto simili, inoltre, sono anche la sintassi e la grammatica.
A prescindere dai tanti dubbi riguardanti la sua storia e le ipotesi sul suo conto, il griko salentino è un dialetto che merita, proprio come tutti gli altri, di essere preservato e ancora parlato. Dopotutto è solamente così che si continuano a tramandare, di nonno in nipote, delle tradizioni che altrimenti andrebbero perse. E sarebbe un vero peccato se ciò dovesse accadere.
Immagine Babbel Italia.
Data: 20 Gen 2020
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.
Bellissima la Puglia ma meravigliosi sono i pugliesi ho amici fantastici grazie
Buongiorno, “Griko (o grico), il dialetto salentino simile al greco” dovrebbe essere: “Griko (o grico), un dialetto greco parlato in Salento”. Cordialmente, un linguista.
Ciao Gigi,
credo che sia tutto ben spiegato all’interno dell’articolo. Essendo tu un linguista saprai bene che non è ancora possibile individuare con esattezza quale sia l’origine di questo affascinante quanto raro dialetto. A presto, una modernista 😉